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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Gioia Tauro, presentato il libro “Marinai in lotta” di Aldo Alessio e Santo Manucra

Gioia Tauro, presentato il libro “Marinai in lotta” di Aldo Alessio e Santo Manucra

Nel libro viene narrata la nascita del sindacato dei marittimi

di MARIA TERESA BAGALA’

Gioia Tauro, presentato il libro “Marinai in lotta” di Aldo Alessio e Santo Manucra

Nel libro viene narrata la nascita del sindacato dei marittimi

 

di Maria Teresa Bagalà

 

 

E’ stato presentato giovedì 16 gennaio, nei locali della Scuola Primaria “Stella Maris” a Gioia Tauro, il libro “Marinai in lotta” di Aldo Alessio e Santo Manucra. Tanta la gente che ha voluto partecipare all’iniziativa. Gran parte di loro erano lavoratori marittimi che hanno preso attivamente parte alle “battaglie” descritte dai due autori nel libro.
A moderare la serata è stato il giornalista Lucio Rodinò. Il primo ad intervenire è stato l’editore del libro Totò Castellano, il quale ha voluto pubblicamente ringraziare gli autori per aver dato, con il loro scritto, una pagina di storia per le nuove generazioni. Perché è giusto che essi sappiano che il Porto di Gioia Tauro è nato anche grazie ai lavoratori.
Subito dopo è stata la volta del Segretario Comprensoriale CGIL GIOIA TAURO Nino Costantino. Egli ha aperto il suo discorso affermando che grazie alla storia si può conoscere il presente, che non si può non tenere conto delle nostre radici. Costantino ha proseguito presentando la figura del sindacalista della Film, il Capitano Giulietti ed ha descritto la storia della fondazione di questo sindacato. Ha poi ricordato il grande sciopero fatto dai marittimi nel 1959, i quali hanno lottato per ottenere un contratto minimo sulle navi. Ed è stato anche grazie alla FILM-CGIL che questi lavoratori hanno ottenuto che gli venissero riconosciuti alcuni dei loro diritti. Costantino ha altresì ricordato l’opera di Manucra ed Alessio, i due autori, senza la quale la FILT non sarebbe nata nel 1974 a Gioia Tauro. Infine il segretario della CGIL ha affermato che la morale di questo libro è che non bisogna arrendersi, e che è difficile si possa costruire per il domani senza un sindacato che lotti per i diritti dei lavoratori.
Il moderatore della serata ha così presentato il primo degli autori, Santo Manucra, volendo porre l’accento sulla sua dedizione al servizio gratuito per gli altri.
Presa la parola, l’autore ha prima parlato della sua amicizia con Alessio e poi dell’importanza del lavoro considerato come un valore. Ha raccontato un po’ della sua storia e dell’importanza della solidarietà, ed ha asserito che solo dall’amore per il prossimo può nascere la compattezza. Infine ha affermato che famiglia e lavoro sono beni inscindibili.
A questo punto la parola è passata all’altro autore del libro Aldo Alessio, il quale ha esordito citando una frase di Gramsci che nel 1917, in un duro articolo sull’indifferenza disse: “L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà”. Un pensiero che egli ritiene valido ancora oggi, perché il cittadino non può stare a guardare mentre altri decidono per lui. Solo quando gli uomini scendono in campo scrivono loro la storia. Alessio ha poi proseguito ripercorrendo in breve l’excursus storico raccontato nel libro. Anche lui, come Costantino, ha ricordato la figura, di cui si parla nello scritto, del Capitan Giulietti e la differenza tra questi e De Vittorio. Ha parlato della formazione della FILM – CGIL nel 1957 e del grande sciopero del 1959. Anche questi fatti raccontati nel libro. Ha poi ricordato come lui è Manucra abbiano pensato di fare nel 1973 il sindacato dei marittimi.
Egli ha poi definito il testo scritto insieme al suo “compagno di battaglie” non come un testamento, ma come un manuale d’uso. Non nel senso che le “battaglie” oggi si possano combattere allo stesso modo, cosa impossibile visto che i tempi sono cambiati, ma per far capire che è solo partecipando che si possono cambiare le cose. Il sindacato, inoltre, ha detto Alessio, è un’esperienza di unità. Nei momenti importanti si era tutti uniti e questo ha portato a dei risultati dalla parte dei lavoratori.
In conclusione dei lavori, Rodinò ha posto all’ex sindaco di Gioia Tauro la domanda che forse tutti i presenti in sala si aspettavano, e cioè se si ricandiderà alle prossime elezioni comunali come primo cittadino. Alessio con serenità ha risposto che lo farà se si dovessero creare le condizioni giuste, ovvero se dal basso, cioè dal popolo, ci dovesse essere una spinta in tal senso. Solo se i cittadini cambieranno la mentalità sarà disposto a scendere in campo, perché il cambiamento non può essere una cosa relegata solo al primo cittadino, ma esso può avvenire solo se si è tutti uniti.