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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Gioia Tauro, il porto continua ad essere un terminale di cocaina

Gioia Tauro, il porto continua ad essere un terminale di cocaina

La Guardia di Finanza  ed il GICO in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane bloccano un carico di cocaina purissima con oltre due quintali

Gioia Tauro. il porto continua ad essere un terminale di cocaina

La Guardia di Finanza  ed il GICO in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane bloccano un carico di cocaina purissima con oltre due quintali

 

 

GIOIA TAURO – I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria – G.I.C.O. di Reggio Calabria, coadiuvati dai colleghi di Gioia Tauro hanno sequestrato, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, un carico di oltre due quintali di cocaina purissima rinvenuti all’interno di due container provenienti dal Sud America.
Con quello odierno i sequestri di cocaina effettuati dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria dal 01 gennaio 2009 ad oggi salgono a circa 700 Kg mentre, sono ben 114, nello stesso periodo, i soggetti arrestati nel reggino dalle fiamme gialle per traffico di sostanze stupefacenti.

 

I PARTICOLARI DELL’OPERAZIONE

 

Erano stati nascosti tra un carico di scatole di pesce surgelato e uno di banane i 220 chili di cocaina pura sequestrati dalla guardia di finanza nel porto di Gioia Tauro. La droga, una volta tagliata e messa sul mercato, avrebbe fruttato circa 50 milioni di euro. La cocaina era in due container sbarcati dalla nave mercantile Msc Kim. Ad effettuare il sequestro sono stati i finanzieri del Gico del Nucleo di polizia tributaria di Reggio Calabria, insieme a quelli di Gioia Tauro, ed all’Agenzia delle Dogane. L’operzione è stata eseguita nell’ambito di un’indagine condotta dalla Dda reggina in coordinamento con la Procura di Palmi che si inquadra in una piu’ vasta attivita’ di cooperazione internazionale. Dopo una serie di incroci documentali e altri controlli eseguiti su numerosi container in transito nel porto di Gioia Tauro, i finanzieri hanno individuato la droga in due contenitori che erano stati imbarcati a Panama. I due container, non risultati in regola con la documentazione di carico e doganale, sono stati sottoposti a controlli piu’ accurati. La droga era stata nascosta in modo tale che fosse possibile prelevarla senza l’utilizzo di mezzi meccanici. Il carico più grosso, circa 140 chili di cocaina, era stato nascosto tra scatole di pescato surgelato. I trafficanti ritenevano di essere più garantiti, dal momento che controllare merce deperibile può significare, in caso di esito negativo, dover rimborsare pesanti oneri al destinatario della merce. Il secondo carico, invece, è stato rinvenuto tra le banane provenienti dall’Ecuador. Il confezionamento era simile per entrambi i carichi. Ciò, secondo gli investigatori, conferma che la cocaina aveva la stessa origine.

 

LE DICHIARAZIONI DEGLI INQUIRENTI

 

ll  procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Michele Prestipino, in merito all’operazione condotta dalla guardia di finanza che ha sequestrato 220 chili di cocaina pura ha dichiarato:”Tutto quello che si muove a Gioia Tauro non e’ ne’ piu’ ne’ meno di quanto accada in altri grandi porti del nord Europa. La criminalita’ organizzata cambia spesso modalita’ e luoghi di sbarco tentando di sfuggire i controlli. Stavolta, grazie alla direzione nazionale degli Uffici di dogana siamo riusciti a dare corpo ad un sospetto e sequestrare cosi’ l’ingente quantitativo di cocaina. Vogliamo chiarire che ne’ la compagnia di navigazione, ne’ i destinatari italiani dei container hanno nulla a che vedere con il traffico della sostanza stupefacente”. La cocaina, ha spiegato il col. Alberto Reda, comandante provinciale della guardia di finanza di Reggio Calabria, era nascosta dentro capienti borsoni in due distinti container, giunti a Gioia Tauro il 15 marzo, carichi di pesce congelato e frutta esotica ecuadoregna, destinati a Bologna e a Catania. Per il Procuratore della Repubblica di Palmi, Giuseppe Creazzo, ”il successo dell’operazione e’ frutto di un comune impegno ed una rinnovata spinta a lavorare in sinergia, forze di polizia e magistratura”. Il sequestro e’ stato eseguito nell’ambito di un’attivita’ di cooperazione internazionale di polizia curata dal secondo Reparto del Comando generale della guardia di finanza

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redazione@approdonews.it