Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Gioia Tauro, i Giovani Democratici hanno celebrato il 25 aprile con l’evento “Viaggio in Palestina”

Enzo Infantino ha raccontato il suo viaggio nella Striscia di Gaza fatto qualche mese fa

di MARIA TERESA BAGALA’

Gioia Tauro, i Giovani Democratici hanno celebrato il 25 aprile con l’evento “Viaggio in Palestina”

Enzo Infantino ha raccontato il suo viaggio nella Striscia di Gaza fatto qualche mese fa

 

di Maria Teresa Bagalà

 

 

I Giovani Democratici di Gioia Tauro hanno voluto celebrare il 25 aprile con l’evento “Viaggio in Palestina” invitando il palmese Enzo Infantino per raccontare il suo viaggio nella Striscia di Gaza fatto qualche mese fa.
Una data scelta non a caso, ma che ha voluto rimarcare il parallelismo tra la Resistenza vissuta in Italia, affinché fosse liberata dal nazifascismo, e quella che purtroppo ancora vivono i Palestinesi.
Il primo a prendere la parola è stato il Commissario dei Giovani Democratici Federico Pirrottina, il quale ha affermato come sia doveroso in questo giorno particolare ricordare i popoli che ancora oggi lottano per liberarsi dal colonialismo e dall’ imperialismo.
Pirrottina ha poi illustrato la situazione in cui versano le persone che vivono lungo la Striscia di Gaza dal punto di vista giuridico, politico, religioso ed ha tracciato un po’ la storia di questa terra.
La questione palestinese è stata poi approfondita da Giuseppe ed Andrea, due ragazzi appartenenti ai Giovani Democratici. Il primo ha sottolineato come per i ragazzi sia un dovere “parteggiare” a favore della Palestina. Un dovere che ci viene dalla nostra coscienza storica che non deve dimenticare come anche gli italiani abbiano lottato per ottenere la Costituzione. Bisogna, ha concluso, bisogna parteggiare per gli ideali di giustizia e libertà.
Il secondo, invece, ha parlato della difficoltà di riuscire a trovare un punto di partenza tra Israeliani e Palestinesi, difficoltà anche a far sedere i due popoli ad uno stesso tavolo perché il sentimento che ha preso il sopravvento ormai tra le due parti è l’ odio, un odio a prescindere che ormai si è impadronito anche delle nuove generazioni. Il ragazzo ha poi parlato di un progetto sulle diversità organizzato dalle Università che ha fatto in modo che un gruppo di ragazzi Palestinesi visitasse Auschwitz, mentre un gruppo di Israeliani ha visitato un campo di concentramento palestinese.
Infine ha terminato il suo intervento affermando che, dal momento che le generazioni più anziane non sono più in grado di accordarsi, si cerca di consegnare ai giovani la bandiera striminzita della pace.
Dopo un breve intervento del Coordinatore di zona Michele Conia, il quale ha elogiato l’entusiasmo dei Giovani Democratici definendoli come un “serbatoio” da preservare, è stata la volta dell’ ospite della serata Enzo Infantino.
Questi si è detto colpito per la partecipazione numerosa e qualificata che ha trovato ed ha affermato come non sia sbagliato accumunare la storia della Palestina a quella dell’ Italia.
Infantino poi ha raccontato come la sua passione per questa terra martoriata sia iniziata quando aveva appena sedici anni. Ha parlato poi dell’ Olocausto e del fatto che i Palestinesi stiano subendo ciò che gli Ebrei hanno sofferto per via dei Tedeschi.
Egli ancora ha riportato alcuni cenni storici e infine è passato al racconto vero e proprio del suo viaggio in Palestina. Un percorso fatto con altre persone impegnate nel campo del volontariato. Infantino ha raccontato come sia stato difficile entrare a Gaza dall’ Egitto (e viceversa una volta terminata la missione), come il gruppo sia stato bloccato diversi giorni in quest’altro Stato e di come sia stato complicato riuscire ad ottenere il visto. Un lasciapassare indispensabile che ha però permesso alla compagnia di realizzare gli obiettivi di tipo politico e umanitari prefissati.
Ancora egli ha raccontato, grazie anche a delle foto, la situazione in cui è costretto a vivere il popolo palestinese, e come quotidianamente i caccia israeliani bombardino i loro “avversari” provocando morti e feriti.
Infine Infantino ha espresso il suo punto di vista affermando che l’ unica soluzione per lui possibile per la questione palestinese sia la creazione di due stati per due popoli e che la pace in medioriente passa dalla pace tra Israele e Palestina.
Una pace però rallentata anche dal fatto che il mondo Palestinese è stato diviso negli ultimi tempi in due parti; situazione che ha senz’altro agevolato Israele.