di Maria Teresa Bagalà
“CHI AMA NON OCCUPA TUTTI GLI SPAZI- Catechesi e vocazione nella luce del Vangelo” PUBBLICATO ED IN è questo il titolo del primo libro scritto dal giovane viceparroco della parrocchia “San Francesco” di Gioia Tauro e pubblicato dalla Casa Editrice D’Ettoris.
Un testo nato in seno alla parrocchia, ma che riesce ad andare oltre con lo sguardo per la profondità e l’universalità delle tematiche trattate e per la capacità di pervenire al cuore dei lettori con una struttura ben distinta ed organizzata e con un linguaggio chiaro, semplice e coinvolgente. Un lavoro che rispecchia la personalità del suo autore, ancora giovanissimo eppure “energico testimone di Fede in Parrocchia ed anche a livello Nazionale”. Si ricordi che il primo Giugno scorso, infatti, don Gaudioso ha parlato a nome dei sacerdoti di tutta Italia davanti a Papa Francesco in occasione della Convocazione Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo.
Il libro di don Gaudioso si divide in due parti: nella prima vi sono raccolte in sintesi le catechesi che il giovane sacerdote ha tenuto in parrocchia tra il 2013 e il 2014; nella seconda, invece, vi sono raccolte delle riflessioni sull’importanza della vocazione sia nel sacerdozio che nella vita familiare. Queste due sezioni <>.
L’insieme così composto ed assemblato, è il risultato dell’iniziativa fresca e feconda di un seminatore energico ed entusiasta come don Gaudioso, ma è anche il frutto di un significativo lavoro di squadra, che vede come artefice prima la Prof. Vittoria Velardo autrice anche dell’introduzione, e con lei del Prof. Mons Giuseppe Silvestre che ha curato la presentazione, e del post-fatore Prof. Franco Bruno Vitolo. Ma la vera squadra sottesa nel lavoro è la collettività parrocchiale di San Francesco di Paola, di cui è Parroco don Albino Caratozzolo, la cui comunità ha proposto la catechesi, e che quotidianamente partecipando testimonia la sua vocazione comunitaria. Il tutto nel pieno rispetto e valorizzazione del ruolo di ognuno. Del resto, ” chi ama non occupa tutti gli spazi…”