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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Gioia Tauro, dura condanna per l’omicidio di Bagalà Alfonso Brandimarte è stato condannato a 30 anni di carcere perchè ritenuto l'autore dell'agguato avvenuto nel dicembre 2012

Gioia Tauro, dura condanna per l’omicidio di Bagalà Alfonso Brandimarte è stato condannato a 30 anni di carcere perchè ritenuto l'autore dell'agguato avvenuto nel dicembre 2012
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Era la notte del 26 dicembre 2012 quando Francesco Bagalà di 22 anni, con un passato già noto alle forze dell’ordine, veniva ucciso in un agguato a Gioia Tauro. Al momento dell’agguato, Bagalà si trovava in auto quando un sicario gli ha esploso diversi colpi di arma da fuoco, probabilmente una pistola. Nel luglio del 2011 veniva ucciso Vincenzo Priolo, di 29 anni, l’omicidio fu preceduto da una rissa in cui venne arrestato anche lo stesso Bagalà. Nei fatti era scoppiata una faida tra le famiglie Priolo e Brandimarte.
Il Gup di Reggio Calabria ha condannato per l’omicidio del giovane studente Francesco Bagalà a trenta anni di carcere Alfonso Brandimarte.
All’epoca secondo l’accusa, Bagalà, Priolo e altri avevano aggredito un giovane, Vincenzo Perri che poco dopo si sarebbe vendicato sparando e uccidendo Vincenzo Priolo. Poche settimane dopo ci fu il tentato omicidio di Giuseppe Brandimarte, di 41 anni, zio di Perri, mentre il 26 febbraio del 2012 fu ucciso in pieno centro mentre usciva da un tabacchino Giuseppe Priolo, di 51 anni, freddato a colpi di fucile, già noto alle forze dell’ordine e nipote, da parte della moglie, di Gioacchino Piromalli, ritenuto il boss dell’omonima cosca, e zio di Vincenzo Priolo.
Di quella storia, oggi c’è una dura condanna a trenta anni emessa dal Gup che ha rispettato la richiesta del Pubblico Ministero Francesco Ponzetta.


Alfonso Brandimarte