Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Gioia, Ortodossi in visita a SS Maria di Romanò Rammarico per l’assenza, in un centro importante come Gioia, di un luogo di culto che accolga gli Ortodossi

Gioia, Ortodossi in visita a SS Maria di Romanò Rammarico per l’assenza, in un centro importante come Gioia, di un luogo di culto che accolga gli Ortodossi
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

di Domenico Latino

GIOIA TAURO – Padre Eugenio del Patriarcato di Mosca, accompagnato dallo Ierodiacono (monaco diacono, ndr) Nestore, venerdì scorso, si sono recati in visita a Gioia Tauro, invitati dai promotori per la realizzazione dell’edicola votiva a Santa Maria di Romanò. Giunti in città, si sono dapprima recati al Duomo per venerare il patrono Sant’Ippolito e le reliquie del martire Pacifico, lì conservate. Nell’occasione hanno incontrato e salutato il parroco, don Antonio Scordo ed il co-parroco, don Francesco Laruffa. Successivamente si sono recati in quella che fu l’antica chiesa parrocchiale gioiese, Sant’Antonio al Piano delle Fosse, nelle cui vicinanze risiedono molti immigrati di fede ortodossa, provenienti soprattutto da Bulgaria, Romania e Ucraina. La visita ha trovato il momento più significativo davanti l’edicola votiva inaugurata la scorsa settimana dove, come da programma, i due religiosi hanno cantato l’inno “Akathistos” alla Madre di Dio guidando la preghiera dei fedeli appartenenti alla numerosa comunità ortodossa, molti dei quali di cittadinanza italiana. Hanno assistito all’evento anche diversi cattolici alla presenza dello stesso don Antonio Scordo. Nel congedarsi, padre Eugenio, oltre la benedizione di SS Maria di Romanò, ha anche invocato la benedizione di Sant’Ippolito martire, San Nicola di Myra, i Santi Anargiri e Taumaturghi Cosma e Damiano, e Santa Lucia, storicamente venerati a Gioia Tauro e appartenenti alla Chiesa indivisa del primo millennio, patrimonio comune tanto degli Ortodossi quanto dei Cattolici. A conclusione del momento strettamente religioso, padre Eugenio ha espresso rammarico per l’assenza, in un centro importante come Gioia, di un luogo di culto che accolga gli Ortodossi. Si è invece detto felice e commosso per la calda accoglienza e sentita partecipazione riservata dalla comunità gioiese tutta. Intorno alle 21, dopo aver accolto l’invito di don Antonio per un saluto agli assistiti della “Lavanda dei Piedi”, i due religiosi si sono diretti alla volta di Catanzaro dove erano attesi dalla comunità ortodossa del capoluogo di regione. I promotori dell’edicola votiva a Santa Maria di Romanò si sono detti soddisfatti per il pieno raggiungimento dell’obiettivo prefissato, ovvero, raccogliere tutti i gioiesi, non credenti e credenti, tanto cattolici quanto ortodossi, davanti a Santa Maria di Romanò ed al patrimonio culturale collettivo che rappresenta. Il prossimo evento legato alla memoria di Santa Maria di Romanò sarà per maggio prossimo quando, nella prima domenica del mese, come era usanza in passato, ne sarà celebrata la festa.