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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Gioia, la Flai-Cgil: “Sanatoria per regolarizzare tutti i migranti della Piana” Il segretario Borgese: "Sarebbe un'ottima opportunità per tutti, africani e non solo, visto che potrebbero sopperire alla mancanza di manodopera".

Gioia, la Flai-Cgil: “Sanatoria per regolarizzare tutti i migranti della Piana” Il segretario Borgese: "Sarebbe un'ottima opportunità per tutti, africani e non solo, visto che potrebbero sopperire alla mancanza di manodopera".
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E’ veramente comico ascoltare come in questi giorni di estrema urgenza da covid-19, un po’ tutti si ricordino solo adesso in maniera decisa dei migranti della Piana, della loro esistenza e dei loro problemi. Qui è bene ricordare che l’emergenza sanitaria c’è sempre stata sia all’interno degli insediamenti formali, come la ormai notoria tendopoli di San Ferdinando, sia negli insediamenti informali sorti qua e là in giro per la Piana. Rispetto a prima, l’emergenza è stata solamente acuita  dal pericolo pandemia in cui ci troviamo, ma per il resto è maledettamente uguale se non superiore agli  anni  passati; anche dal punto di vista della salute pubblica lasciare abbandonati i migranti sarebbe un grosso rischio poiché un focolaio acceso potrebbe portare infezioni nei paesi dove gli stessi si recano a comprare  cose necessarie. Si vive, in sostanza, oggi, un’emergenza nell’emergenza. Più volte in tempi non sospetti la Flai Cgil ha denunciato alle istituzioni le condizioni di vita misere alloggiative in cui risiedono i migranti, mettendo sempre a nudo le varie  criticità a cui erano esposti i ragazzi, tra queste la carenza dell’acqua, la mancanza di un buon sistema elettrico all’interno dell’attendamento, la non idoneità dei servizi igienici  ed insomma l’assenza di tutta una serie di cose di cui un essere umano avrebbe bisogno e che inevitabilmente non ha; in una sola parola mancanza della quotidianità.  Abbiamo sempre detto che la dignità e la libertà delle persone va oltre l’attendamento e che quella della tendopoli avrebbe dovuto essere solamente soluzione temporanea poiché l’integrazione e l’accoglienza è ben altra cosa e come punto di partenza abbiamo sempre indicato più volte gli immobili, e lo ribadiamo per quelli più smemorati, i politici soprattutto, quelli di contrada Serricella in Rosarno, i quali finanziati da fondi europei  e di esclusiva destinazione per i migranti non sono mai stati  volutamente assegnati nonostante le varie emergenze. Poi la questione sfruttamento, la non applicazione in tutte le sue parti della legge 199 del 2016, cd. Legge sul caporalato, le nostre battaglie col sindacato di strada, la mancanza di regolari contratti e da ultimo il diniego verso il decreto salvini che ha complicato  non poco le cose.  Oggi più che mai le nostre proposte e le nostre denunce con l’emergenza coronavirus tornano fortemente di moda smascherando completamente quanto la politica nel corso di questi anni ha fatto in tema di accoglienza rendendosi conto troppo tardi della gravità della situazione e delle scelte politiche sbagliate in tema di immigrazione. Da ultimo l’unica soluzione fattibile è quella di una grande sanatoria; regolarizzare i ragazzi, i quali potrebbero sopperire alla mancanza di manodopera bulgara e rumena in agricoltura nel nord Italia dovuta alla chiusura delle frontiere da parte di questi stati. Sarebbe un ottima opportunità per tutti, africani e non solo.

Rocco Borgese, Segretario Generale Flai Cgil Gioia Tauro   RC