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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Gerace, il consigliere Marturano replica a Cusato

In merito al trasferimento nella struttura di Largo Piana degli uffici del dipartimento di prevenzione: “Ecco i veri nemici di Gerace”

Gerace, il consigliere Marturano replica a Cusato

In merito al trasferimento nella struttura di Largo Piana degli uffici del dipartimento di prevenzione: “Ecco i veri nemici di Gerace”

 

 

GERACE – Il Consigliere Comunale di Gerace Luca Marturano replica all’intervento del Consigliere di minoranza Giuseppe Cusato durante il Consiglio Comunale Congiunto dei Comuni della Locride, tenutosi lo scorso19 giugno, riguardante il futuro dell’Ospedale di Locri. Nello specifico, Cusato era intervenuto in merito alla disposizione di servizio n. 89 del 13 giugno scorso con cui il management dell’A.S.P. di Reggio Calabria ha disposto il che «gli uffici del Dipartimento di Prevenzione vengano trasferiti provvisoriamente presso il locali disponibili esistenti nella struttura dell’ex Ospedale di Gerace».
«Sono sicuro che le mie parole saranno per molti inutile retorica, ma messe nel cuore di un vero Geracese sapranno trovare un luogo di comprensiva accoglienza. Non intervengo per dire chi ha ragione o chi ha torto, non entro nel merito del provvedimento del dottor Sarica del trasferimento di alcuni uffici dell’ASP a Gerace, ma scrivo perché leggendo le dichiarazioni del signor Giuseppe Cusato, candidato a Sindaco di Gerace nel 2011 con residenza a Locri, mi è venuta in mente questa frase: Eccoli i veri nemici di Gerace! Eccoli che si presentano ogni qualvolta c’è una prospettiva di risalita e di riscatto per la gloriosa Città dello sparviero. Ecco la storia che si ripete, come quando nel 1888 la città di Gerace spogliata dell’ultimo baluardo istituzionale, la Pretura, iniziò un perdurante declino. Essa fino a poco tempo prima era sede circondariale comprendente 39 comuni (si precisa che i circondari erano vere e proprie circoscrizioni amministrative all’interno dei territori provinciali tra i quali, oltre Gerace, si contavano comuni come Cosenza, Reggio e Rossano). Quel rapido declino che vide il trasferimento anche dei principali uffici amministrativi e comunali fu voluto, come ora dice il consigliere Cusato, per il bene del popolo geracese, per il bene comune, perché c’era un basso profilo amministrativo. Anche allora si citavano in piazza proclami ideologici, si richiamava questo o quellì’ufficiale di governo. Anche allora c’era chi, come il consigliere Cusato, per non perdere il proprio profilo politico auspicava altro, auspicava un futuro migliore.
Nessuno qui ha mai detto che quella del dottor Sarica sia la migliore della decisioni. Ma si provi ad immaginare una struttura ospedaliera come quella di Largo Piana ferma, decadente, oggetto anche di servizi televisivi di denuncia (non ultimo quello dello scorso inverno di “Striscia la notizia”) che viene oggi riaperta,che viene oggi messa, sia pure in modo parziale, in funzione. E cosa si fa? Un consigliere comunale di Gerace va a dire che quella decisione è sbagliata, un consigliere va a dire nell’incontro con tutti i Sindaci del comprensorio che la sede di Largo Piana non deve essere indirizzata a fini sanitari, che tradotto vuol dire: non deve essere aperta fino a quando Varacalli è Sindaco, sennò lui acquisisce vantaggio politico.
Sappiamo tutti che si tratta di provvedimento provvisorio, sappiamo tutti che non si risolvono i decennali problemi di Gerace con questa riapertura, ma io oggi ho trent’anni e quella struttura non me la ricordo mai aperta. Gli spot elettorali non si fanno calpestando Gerace, non si fanno calpestando le parole di Salvatore Gemelli in “Gerace Paradiso d’Europa” che a margine della costruzione dell’Ospedale di Gerace negli anni 70′ scriveva: “Scomparso con il terremoto del 1783, agli inizi del secolo successivo ebbe vita effimera un Ospedale di San Gennaro, sito nel dirimpettaio Palazzo Lombardo, oggi Parotta. Negli anni 1911, 1915 e 1943 si espletarono vari tentativi tendenti a impiantare un ospedale in Gerace, ma solo con il Piano della Programmazione Ospedaliera della Calabria (23-12-1969) si è potuto dare un fattivo inizio ad una tale opera. In pochi anni Gerace ha risentito grandemente della presenza dell’Ospedale. Negli anni ottanta, solo l’Ospedale, infatti, e non di meno il turismo, apparivano capaci di assicurare un avvenire alla città nel contesto attivo della vita regionale”».