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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 20 MAGGIO 2024

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Galatro, Sapioli esce dalla maggioranza e fonda “Rinascita popolare per Galatro” "Per coerenza con la mia persona e rispetto verso i cittadini, che in questi anni mi hanno sostenuto e supportato, sono passato sopra a provocazioni e, spesso, torti che hanno perpetrato a mio danno coloro che ora si ergono a paladini e difensori di una moralità doppia quando riguarda se stessi, integerrima se riguarda gli altri"

Galatro, Sapioli esce dalla maggioranza e fonda “Rinascita popolare per Galatro” "Per coerenza con la mia persona e rispetto verso i cittadini, che in questi anni mi hanno sostenuto e supportato, sono passato sopra a provocazioni e, spesso, torti che hanno perpetrato a mio danno coloro che ora si ergono a paladini e difensori di una moralità doppia quando riguarda se stessi, integerrima se riguarda gli altri"

Lettera aperta ai cittadini galatresi
Dopo anni di sofferenza e rospi ingoiati, ho deciso di fare il passo tanto meditato. Da sempre, come noto a tutta la comunità galatrese, ho messo a disposizione la mia personale figura e le associazioni da me rappresentate al servizio della comunità, della lista “tromba” e quindi dell’Amministrazione Comunale.
Per coerenza con la mia persona e rispetto verso i cittadini, che in questi anni mi hanno sostenuto e supportato, sono passato sopra a provocazioni e, spesso, torti che hanno perpetrato a mio danno coloro che ora si ergono a paladini e difensori di una moralità doppia quando riguarda se stessi, integerrima se riguarda gli altri.
Potrei mettermi a citare quando il sindaco uscente, Carmelo Panetta, ancora ad urne “calde” nel momento i cui si sapeva che la lista Tromba aveva vinto le elezioni, forse geloso del mio risultato, e quindi pregiudiziale per le future giunte, mi apostrofava: “Fosse stato per me, tu non saresti stato candidato”.
Così come vanno rivalutate le parole di Cristina… che a soli tre mesi dall’insediamento, poneva delle riflessioni sulla sua appartenenza, condividendo ciò che io asserisco oggi. Forse si è lasciata prendere la mano asserendo: “Tu non sei né un politico né un dirigente sportivo”.
Né, caro sindaco Pino Sorbara, ti puoi arrogare il diritto di darmi del “meschino” e apostrofarmi con “VERGOGNATI”. Di grazia, mi puoi spiegare di cosa dovrei vergognarmi? Di avere detto la verità sull’ostracismo che subisco da anni? Oppure di aver fatto lesa maestà? Perché, invece, visto che sei la massima espressione dell’amministrazione, non apri al reale confronto con tutti i cittadini, non come usi fare con i soliti quattro/cinque accoliti del “cerchio magico” che decidono il bello e cattivo tempo? Se qualcuno deve vergognarsi, è chi non ha mantenuto fede ai programmi sbandierati in campagna elettorale. Oggi si dimenticano di quanto fatto dal sottoscritto, nel corso degli anni in piena coerenza, nel superiore interesse della comunità galatrese, spesso facendo finta di non capire tutti i tentativi di marginalizzarmi e tenermi lontano da responsabilità dirette di governo, insieme a ritorsioni e bassezze di ogni genere.
Sull’impegno politico e sociale non accetto lezioni da nessuno! È risaputo quanto il sottoscritto si è sobbarcato l’onere e l’onore di tenere la barra dritta e di schierarsi coerentemente e apertamente.
Ma siamo arrivati ormai al punto di non ritorno: l’aver per anni declinato l’invito al confronto pubblico, salvo per i “cerchi magici” oligarchici, ha portato inevitabilmente all’ultimo violento attacco. Dire la verità, a prescindere dallo schieramento, non può essere motivo di VERGOGNA. Motivo di vergogna, di moralità o legalità, può essere quando si cerca di favorire qualche parente di amministratore, con la scusa dell’estraneità.
Ripeto, dire la verità anche attraverso un documento pubblico da dirigente di un’associazione, tra l’altro senza alcuna incompatibilità acclarata ma evidentemente scomodo al direttorio, non può essere lesa maestà e costituire motivo di VERGOGNA. Sono altri e ben altre cose che dovrebbero dettare la vergogna.
L’impegno sociale e quindi anche nell’associazionismo sportivo, che coinvolge decine di persone cercando di allontanarle dalla strada, non può essere un’accusa o peggio una colpa; anzi diciamo chiaramente che ne vado orgoglioso. Aver raccontato alla luce del sole i fatti e il percorso che da due anni coinvolge l’ASD Galatro, presieduta da persona ‘estranea’ all’amministrazione e sorretta solo grazie all’abnegazione e dedizione di volenterosi, e aver sottoscritto un documento, ripeto, su ‘fatti’ incontestabili, non è una colpa. Non erano queste le premesse poste a base della campagna elettorale della lista ‘tromba’ che mi ha visto protagonista, ma dai cui ‘maggiorenti’ o che si ritengono tali, ho avuto solo mortificazioni ed indifferenza. Non erano queste le premesse di una lista che doveva essere aperta e stimolante per il sociale e l’associazionismo e non far passare l’ordinaria amministrazione come evento eccezionale. Auspicavo altro piglio ed altro impegno, senza scomodare giurì d’onore che probabilmente servirebbero per altri fatti incontrovertibili dell’amministrazione comunale.
Per questi motivi e dopo profonde riflessioni, per rispetto dei cittadini galatresi che mi hanno eletto e contribuito a far vincere la lista Tromba, sono costretto a comunicare di dissociarmi dalla maggioranza amministrativa e di costituire un gruppo autonomo che si richiama a ‘RINASCITA POPOLARE PER GALATRO’. In questo neonato movimento continuerò a profondere il mio impegno politico e sociale, scaturente da un’ultra quarantennale esperienza per Galatro e la sua comunità.
Gli atti dell’Amministrazione comunale saranno giudicati volta per volta e secondo la bontà e non a prescindere, per senso di appartenenza, ossequiando il volere di ‘pochi eletti’.”
Dott. Gaspare Sapioli