Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Galati interroga Lorenzin e Padoan sul caso Asp Cosenza “Governo intervenga: lotta alla disoccupazione e sanità esigenze prioritarie”

Galati interroga Lorenzin e Padoan sul caso Asp Cosenza “Governo intervenga: lotta alla disoccupazione e sanità esigenze prioritarie”
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

“Occorre attivarsi immediatamente per verificare la regolarità delle procedure di assunzione di 133 precari all’Asp di Cosenza. Si corre il rischio che queste possano essere dichiarate illegittime a causa di presunte irregolarità e scarsa trasparenza”.
E’ quanto si legge in un’interrogazione dell’On. Giuseppe Galati rivolta al Ministro della Salute e al Ministro dell’Economia e delle Finanze. “Lo scorso mese di aprile, infatti, il Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali, il cosiddetto ex Massicci, istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, avrebbe confermato – aggiunge – l’esistenza di profili di anomalia nella procedure di assunzione dei lavoratori precari a seguito dell’avviso pubblicato dalla Regione Calabria il 24 gennaio 2014. Da quanto si apprende si sarebbero riscontrati gravi difetti formali e di processo”.
“Mi auguro che l’intervento dei Ministri Lorenzin e Padoan – sottolinea l’On. Galati – sia alquanto tempestivo considerando la grave crisi occupazionale che investe la Calabria e tenendo conto delle sofferenze riscontrate in questi anni nel settore della sanità. Il prolungato blocco del turn-over e la nomina tardiva del Commissario ad acta hanno ulteriormente aggravato una già precaria situazione esistente”.
“Il Governo – conclude – dimostri di intervenire prontamente quando si verificano situazioni di emergenza: la lotta alla disoccupazione e al precariato e il miglioramento dei servizi nella sanità sono esigenze prioritarie per contrastare il disagio sociale e assicurare diritti fondamentali alla collettività. Attese inutili nel prendere decisioni importanti per il territorio calabrese, come avvenuto nel recente passato, non possono più essere tollerate”.