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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Fusione comuni, Rossano dice sì Il Consiglio comunale ha approvato la delibera all’unanimità

Fusione comuni, Rossano dice sì Il Consiglio comunale ha approvato la delibera all’unanimità
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ROSSANO (Cs) – Il Consiglio comunale di
Rossano, all’unanimità, ha approvato la delibera con la quale si da impulso
al procedimento di fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano Calabro, con
la previsione dell’istituzione dei municipi e di adeguate forme di
partecipazione e di decentramento dei servizi nell’ambito dei territori
coincidenti con le preesistenti istituzioni comunali. La delibera,
immediatamente esecutiva, verrà ora trasmessa al Comune di Corigliano
calabro e

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso

Che le Amministrazioni Comunali di Rossano e Corigliano Calabro, recepite anche le istanze delle associazioni che operano sul territorio, hanno dato avvio a livello politico ed istituzionale ad un attivo dibattito sull’opportunità di giungere alla costituzione di un Comune Unico ed intendono iniziare il percorso per valutare insieme alla collettività ed agli enti competenti la fusione dei due Comuni;

Che il dibattito tra i cittadini dei due Enti locali si è arricchito con riflessioni di carattere storico e civile, comprovanti i loro forti legami territoriali, sociali, economici e culturali;

Che la realizzazione di un unico centro di governo, in un territorio che proprio per ragioni storiche, sociali ed economiche ha già forti connotazioni di unitarietà, può consentire di migliorare la qualità dell’amministrazione ed avviare progetti sostenibili per lo sviluppo locale;

Che gli obiettivi che tale progetto di semplificazione istituzionale si propone attengono, in particolare, ad un miglioramento dei livelli di efficienza e di efficacia dell’azione amministrativa, oltre che ad una riduzione della spesa pubblica, ragionevolmente prevedibile a seguito delle inevitabili economie di scala che una corretta gestione unitaria dei servizi naturalmente comporta;

Che la fusione dei comuni può portare ad una valorizzazione politica, amministrativa ed economica in un territorio che, considerato il suo complesso, accoglierà una comunità di oltre 80.000 abitanti residenti;

Che l’istituzione per fusione del nuovo comune risponde all’esigenza di identificare e sostenere nuovi fattori di competitività per il settore industriale, turistico, commerciale, amministrativo, agricolo ed agro-alimentare, individuando, nel contempo, strumenti utili a contrastare la marginalizzazione territoriale e la perdita di competitività subita dal territorio in generale e dal  settore produttivo in particolare;

Che nel territorio dei due Comuni sorgeranno a breve importanti opere infrastrutturali, già finanziate, di grande rilievo:

  1. L’avvio e la conclusione dei lavori, nonché l’entrata in esercizio, del nuovo ospedale della Sibaritide quale Polo Sanitario di eccellenza del territorio;
  1. L’avvio e la conclusione dei lavori, nonché l’entrata in esercizio, del nuovo depuratore pensato a suo tempo dai due Comuni in forma consortile, quale strumento di risoluzione dei problemi ambientali ostativi al rilancio dello sviluppo turistico sulla costa; e – più in generale – la definizione di una politica ambientale più aderente alle vocazioni (turistiche ed agricole) del territorio ed alle esigenze della sua messa in sicurezza;

Che già nel 2007 i Consigli Comunali di Rossano e Corigliano Calabro hanno approvato il patto per lo sviluppo dell’area urbana e che con deliberazione della Giunta Regionale della Calabria n. 159 dell’8.4.2009 sono state identificate le aree urbane che hanno una particolare propensione allo sviluppo, tra cui quella di Corigliano e Rossano, successivamente riconosciuta anche a livello Ministeriale;

Che l’area urbana Corigliano – Rossano è una realtà importante che si sta strutturando, in maniera sinergica e con il metodo della partecipazione e del coinvolgimento, anche con gli altri comuni contermini attraverso la costruzione di strumenti di pianificazione, di promozione e di valorizzazione del territorio nel suo complesso:

  • il piano strutturale associato (PSA) che l’area urbana ha strutturato con i Comuni di Cassano Allo Ionio, Crosia e Calopezzati;
  • il piano integrato di sviluppo urbano (PISU);
  • i piani strategici dei Comuni Corigliano – Rossano, strutturati in modo che convergano verso scenari di sviluppo comuni a medio e lungo termine;
  • il sistema turistico locale «Terre Ionico Silane» (STL);
  • i progetti integrati di sviluppo locali (PISL);
  • i Gruppi di Azione Costiera (GAC)- «I Borghi Marinari della Sibaritide»;
  • il progetto integrato per la valorizzazione dei centri storici della Calabria «i Borghi dei Castelli, delle Grotte, dei Monasteri»;

Che sono stati, altresì, avviati contatti per pervenire ad anticipare gli effetti della fusione su:

  1. la gestione associata della Centrale Unica di committenza (CUC);
  2. una comune programmazione culturale e turistica, per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale e la promozione dell’offerta turistica;
  3. la valorizzazione dei borghi marinari di Schiavonea e S.Angelo, anche in vista di un loro futuro collegamento, lungo il litorale che ricade nell’area urbana da fondere;

Che tali iniziative, pur necessarie e dai risultati a volte anche apprezzabili, oggi si dimostrano non sufficienti per accettare e rilanciare la grande sfida del profondo e rapido cambiamento istituzionale richiesto dalle mutate condizioni sociali ed economiche del nostro Paese;

Che la semplice resistenza e protesta, pur giusta e legittima, non è stata fin qui in grado di arrestare il progressivo impoverimento  di presenze istituzionali ed amministrative essenziali per la convivenza civile e lo sviluppo economico;

Che a tanto ha reagito anche la “società civile” che, attraverso le libere Associazioni operanti sul territorio, le forze economiche e le organizzazioni sociali,  ha sviluppato un intenso e costruttivo dibattito pervenendo all’elaborazione ed alla  formalizzazione di una proposta di fusione dei comuni di Corigliano e Rossano, come forte elemento di rottura capace di ridare fiducia ed entusiasmo;

Che tale iniziativa si colloca pienamente nello spirito della recente Politica Nazionale (L. n.56/2014, Legge di stabilità 2015, lavori Commissione sulla spending review) ed anzi la sopravanza in considerazione dell’entità demografica dei due Comuni da fondere che superano gli 80.000 residenti e dell’importanza del contesto territoriale, creando così la terza Città dell’intera Regione Calabria;

Che il senso della fusione va al di là della mera realizzazione di un unico centro di governo di una porzione di territorio, sia per  via del miglioramento dei livelli di efficienza e di efficacia dell’azione amministrativa e dell’erogazione dei servizi che ne deriverà, sia per la sua straordinarietà, che consentirà di chiedere ed ottenere l’apertura di un tavolo di discussione con il Governo centrale e con quello Regionale (necessario soggetto partecipe del procedimento di fusione) per:

  • convenire su misura e forma delle incentivazioni economiche e finanziarie previste dalle norme per il decennio successivo alla fusione;
  • richiedere ed ottenere garanzie e tempi certi per:
  1. La concreta attuazione di un progetto di rilancio del Porto di Corigliano, che lo veda, esclusivamente, al servizio della vocazione turistica del territorio e al centro di un progetto di sviluppo economico e commerciale e non utilizzato per fini e scopi che ne potrebbero pregiudicare l’uso a cui è destinato;
  2. La riapertura del già Tribunale di Rossano nell’ambito della nuova delega sulla geografia giudiziaria che il Governo deve chiedere alle Camere, in coerenza con i reiterati pronunciamenti del Parlamento, le deliberazioni unanimi del Consiglio Regionale, di quello della Provincia di Cosenza e di tutti i Consigli dei Comuni del Circondario;
  3. L’attuazione di un’efficace politica dei trasporti intermodale per l’intera area, che contempli interventi strutturali e/o funzionali sulla SS 106 (strada della morte) nel tratto che interessa il territorio dei due Comuni deliberanti, sul trasporto ferroviario a partire dalle tratte brevi a servizio del traffico pendolare, sul Porto di Corigliano;
  4. Il ripensamento della qualità della presenza sul territorio di importanti presidi amministrativi, direttamente collegati, per i servizi erogati, con le attività economiche e con il loro sviluppo (Agenzia delle Entrate, Inail, etc.) con la possibilità di istituire la casa del welfare;

Considerato

Che la proposta è riconducibile alle ipotesi disciplinate dallo Statuto comunale;

Visti

Il D.lgs n. 267 del 28 agosto 2000 “testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali” e s.m.e i.;

la L. n. 56 del 7 aprile 2014 ( Legge Del Rio ), art. 1, com. 116 e segg.;

L’art. 46, c. 5 dello Statuto Regionale, il quale prevede che “La Regione favorisce la gestione coordinata e associata delle funzioni da parte dei Comuni, promuovendo la fusione”;

La Legge della Regione Calabria n. 15 del 24 novembre 2006 “Riordino territoriale ed incentivazione delle forme associative di Comuni” ed, in particolare, l’art. 5, rubricato come “Fusione di Comuni” al comma 3 prevede che “l’istituzione di un nuovo Comune mediante fusione di uno o più comuni contermini deve essere preceduta da un referendum sulle delibere consiliari di fusione svolto secondo le vigenti disposizioni legislative regionali”;

La Legge della Regione Calabria del 5 aprile 1983 n. 13 “Norme di attuazione dello statuto per l’iniziativa legislativa popolare e per i “referendum” ed, in particolare: Art.40 (referendum consultivo obbligatorio sulla istituzione di un nuovo Comune e sui mutamenti delle circoscrizioni e delle denominazioni comunali), per come novellato dall’art. 1 L.R. n.17 del 30.05.2012, al comma 1 prevede che “Prima di procedere all’approvazione di ogni progetto di legge che comporti l’istituzione di nuovi Comuni ovvero mutamenti delle circoscrizioni e delle denominazioni comunali, il Consiglio Regionale delibera l’effettuazione del referendum consultivo obbligatorio”;

DELIBERA

Di ritenere la narrativa che precede quale parte integrante della presente delibera.

Di dare impulso al procedimento di fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano Calabro, con la previsione dell’istituzione dei municipi e di adeguate forme di partecipazione e di decentramento dei servizi nell’ambito dei territori coincidenti con le preesistenti istituzioni comunali;

Di sottoporre la presente deliberazione a referendum popolare secondo le vigenti disposizioni legislative regionali;

Di trasmettere, all’uopo, copia della presente delibera unitamente a quella che adotterà il Comune di Corigliano e d’intesa con lo stesso, alla Regione Calabria, e per essa al Presidente della Giunta ed a quello del Consiglio per la partecipazione al procedimento nell’ambito delle proprie competenze, sul piano legislativo e su quello amministrativo, dovendosi altresì, all’esito, procedere alla conseguente modifica delle circoscrizioni comunali;

Di trasmettere la presente deliberazione al Comune di Corigliano Calabro.

Di dichiarare l’immediata esecutività della presente delibera.

Rossano, Sede municipale, Venerdì 16 Gennaio 2015