Il primo cittadino stigmatizza i recenti fatti criminosi
Furti di olio a Cittanova: ferma condanna del Sindaco Cannatà
Il primo cittadino stigmatizza i recenti fatti criminosi
Dopo i recenti fatti criminosi che hanno interessato, nel giro di poche settimane, alcune aziende olearie locali, il sindaco di Cittanova, Alessandro Cannatà, è sceso in campo per condannare l’accaduto e per chiedere maggiore controllo per il territorio. I furti e i danneggiamenti hanno, evidentemente, spogliato le vittime del lavoro di un’intera stagione.
«Consegno la solidarietà mia personale e dell’intero Consiglio comunale – ha affermato il sindaco – agli imprenditori interessati di recente da fatti criminosi. Questi accadimenti hanno scosso la comunità e le coscienze di un territorio che ripudia il crimine e la prevaricazione. Condanno fermamente quanto accaduto e, contestualmente, sollecito per la nostra città e per il suo comprensorio un maggiore controllo finalizzato alla prevenzione di fatti dannosi all’economia e all’immagine di Cittanova. Questa Amministrazione – ha proseguito – ha lavorato alacremente per coltivare i valori forti e sani del vivere civile secondo le regole del vivere in comunità e applicando con trasparenza le leggi dello Stato. Ma serve una cooperazione di tutti gli attori in campo per prevenire e, eventualmente, punire i fatti criminosi. Solo nella giornata di ieri un furto si è trasformato in una perniciosa sequela di incidenti stradali. L’olio rubato si è riversato in parte sulla carreggiata della Sp33 provocando una decina di sinistri. L’Amministrazione comunale e la Polizia Municipale si sono attivate immediatamente per riportare, secondo le proprie competenze, la normalità su quel tratto di strada. Ma non è sopportabile che il nostro territorio si trasformi in un’arena sgradevole alla mercé di criminali, vagabondi, vigliacchi. Mi auguro, e ci auguriamo – ha concluso – che i responsabili di questi gesti miserabili vengano assicurati alla giustizia nel più breve tempo possibile. In questo senso confidiamo pienamente nell’operato delle Forze dell’Ordine».