Frodi carosello nel settore della commercializzazione del pellet in Calabria e Sicilia
Mar 16, 2021 - redazione
Scoperta dalla Guardia di finanza di Treviso un'evasione di 27 milioni di euro, con un giro di fatture false per quasi 10 milioni di euro, nel mondo del rally. Treviso, 19 maggio 2015. ANSA/GUARDIA DI FINANZA TREVISO +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++
Dalle prime ore di questa mattina, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro stanno eseguendo, su delega di questo Ufficio di Procura, attività di polizia giudiziaria in relazione a indagini su frodi carosello perpetrate nel settore della commercializzazione del pellet.
Più in particolare, sono in corso di esecuzione circa trenta perquisizioni presso i consulenti degli indagati, le sedi di cartiere ed utilizzatori di fatture false, nonché i loro domicili, ubicati nella Regione Calabria e nella provincia di Palermo.
L’indagine riguarda, come detto, una frode carosello nel settore del pellet e una truffa aggravata ai danni dello Stato per la manipolazione di numerose pratiche GSE (Gestione Servizi Energetici) per frodare il sistema degli eco incentivi (conto termico).
Alla data attuale, ventitré persone fisiche sono a vario titolo iscritte nel registro degli indagati per “Associazione per delinquere a carattere transnazionale” (art. 416 c.p. e art. 3 L. n. 146/2006), finalizzata alla frode fiscale, e per “Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” (art. 640 bis c.p.).
Le operazioni, tuttora in corso, vedono l’impiego complessivo di circa 110 militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro, supportati dai Reparti del Corpo competenti per territorio.