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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Frode al fisco, sequestrata una ditta di Amantea

Frode al fisco, sequestrata una ditta di Amantea

La Guardia di finanza aveva scoperto un giro di fatture false da parte di un’impresa di installazione impianti che aveva causato un danno consistente all’erario. I titolari avevano provato a vendere un capannone prima che venisse pignorato. Ma non hanno fatto in tempo

Frode al fisco, sequestrata una ditta di Amantea

La Guardia di finanza aveva scoperto un giro di fatture false da parte di un’impresa di installazione impianti che aveva causato un danno consistente all’erario. I titolari avevano provato a vendere un capannone prima che venisse pignorato. Ma non hanno fatto in tempo

 

 

COSENZA – I finanzieri della Tenenza di Amantea, in esecuzione di specifico decreto emesso dalla Procura della Repubblica di Paola, hanno sequestrato in via preventiva un capannone a Mangone, in provincia di Cosenza e conti bancari riconducibili ad una società in accomandita semplice che svolge l’attività di installazione impianti. L’azienda ha sede ad Amantea e il sequestro riguarda un valore complessivo di 350 mila euro.

L’operazione è la conseguenza di una verifica fiscale che si era conclusa con la denuncia di 7 persone accusate di aver sottratto al fisco redditi imponibili per 610 mila, euro ed oltre 160 mila euro di iva, nonchè dell’emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, per un importo complessivo di circa un milione di euro. La società verificata, per non pagare le imposte e permettere a terzi di evaderle, avrebbe emesso sistematicamente ed utilizzato fatture fittizie, riguardanti operazioni di manutenzione di automezzi ed immobili. Inoltre, l’attività investigativa ha permesso di accertare che due degli indagati, marito e moglie, durante le operazioni di verifica, hanno tentato di simulare la vendita dell’immobile sottoposto a sequestro, per evitare che lo stesso fosse aggredito dall’eventuale procedura esecutiva dell’erario .Il gip del Tribunale di Paola ha convalidato la misura del sequestro preventivo per equivalente d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica, preordinato alla successiva confisca delle risorse patrimoniali illecitamente accumulate fino alla concorrenza delle imposte evase dal contribuente.