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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Francesco Azzarà è rientrato in Italia

Francesco Azzarà è rientrato in Italia

A renderlo noto il padre. Giordano (Idv): “La sua liberazione è la notizia che aspettavamo”. Tripodi (Pdci): “Il nostro conterraneo rappresenta il volto bello di Reggio e della Calabria. Un volto che, a differenza di molte altre circostanze negative e nefaste, ci permette di essere orgogliosi della nostra Calabria”

Francesco Azzarà è rientrato in Italia

A renderlo noto il padre. Giordano (Idv): “La sua liberazione è la notizia che aspettavamo”. Tripodi (Pdci): “Il nostro conterraneo rappresenta il volto bello di Reggio e della Calabria. Un volto che, a differenza di molte altre circostanze negative e nefaste, ci permette di essere orgogliosi della nostra Calabria”

 

(ANSA) – MOTTA SAN GIOVANNI (REGGIO CALABRIA) – Francesco Azzarà, il cooperante di Emergency liberato ieri in Sudan, è giunto stamane in Italia. Lo si è appreso dal padre del giovane, Santo Azzarà. Al momento Francesco Azzarà si trova a Roma.

Francesco Azzarà è arrivato a Roma stamane con un volo speciale ed ora sarà sentito dal magistrato che aveva aperto il fascicolo sul suo rapimento. “Mio figlio – ha detto all’ANSA il padre di Francesco – è arrivato stamane alle 6 a Roma con un volo speciale. Ora sarà sentito dal magistrato e poi si vedrà come organizzare il suo rientro. Vogliamo ringraziare tutte le autorità che ci sono state vicine e ci hanno sostenuto in questa vicenda”.

“Voglio ringraziare il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per la sua vicinanza”. Lo ha detto all’ANSA, Santo Azzara, padre di Francesco, il cooperante liberato in Sudan. “Rivolgo un ringraziamento – ha aggiunto – a tutte le istituzioni ed allo staff della Farnesina. In questo mesi ci sono stati tutti vicini. Voglio ringraziare anche Emergency e Gino Strada oltre ai sindaci italiani che ci hanno sempre espresso tutta la loro vicinanza”.

Secondo quanto si è appreso Azzarà si trova ora in una caserma dei Ros per essere ascoltato da carabinieri e pm.

Dopo la gioia e l’emozione a Motta San Giovanni, nel reggino, ora c’é grande attesa per il rientro di Francesco Azzarà in paese. La vicenda di Francesco è la notizia del giorno e sono in molti ancora a esultare per la sua liberazione. Da stamane un ragazzo, alla guida della sua automobile, gira per le vie del paese facendo festa e suonando inni di gioia. Intanto fervono i preparativi per quella che il sindaco di Motta San Giovanni, Paolo Laganà, ha chiamato la “grande festa per il ritorno di Francesco”. Tra Natale e Capodanno sarà organizzata una grande iniziativa per “esprimere – ha detto Laganà – la nostra gioia per la liberazione del nostro concittadino. Stamane sono stato a casa dei genitori di Francesco che ho abbracciato e saluto con una gioia immensa”. “La gente è entusiasta – ha concluso il sindaco – ed ora attendiamo di poter rivedere al più presto Francesco passeggiare per le vie del nostro paese. Da noi c’é comunque una grande aria di festa”.

Sul sequestro del cooperante di Emergency, la Procura di Roma, ha da tempo aperto un fascicolo di indagine ipotizzando il reato di sequestro di persona con finalità di terrorismo. L’indagine è stata affidata dal procuratore aggiunto Pietro Saviotti, al sostituto Elisabetta Cenniccola. Al pm è stato affidato anche il compito di ascoltare Azzarà, rientrato questa mattina dal Sudan.

“Questa è la notizia che tutti noi aspettavamo da tempo”, è quanto dichiara il consigliere Regionale, Giuseppe Giordano in merito alla liberazione di Francesco Azzarà. “Quattro mesi vissuti con speranza ed apprensione. Un intero territorio, una intera comunità può esternare la sua gioia per una vicenda che non poteva che finire nel modo migliore.  Non posso che augurare un ben tornato a casa e rivolgere a lui ed ai suoi cari un caloroso augurio di Natale”.

“Finalmente una buona, anzi splendida, notizia”, ha commentato Michelangelo Tripodi, segretario regionale del Pdci. “Francesco Azzarà, l’operatore di Emergency rapito lo scorso 14 agosto a Nyala capitale del sud Darfur, è stato finalmente liberato e potrà tornare a riabbracciare i suoi cari che, per quattro lunghissimi mesi, hanno sofferto silenziosamente e con grande dignità hanno atteso questo momento. Il nostro conterraneo Francesco Azzarà, cittadino di Motta San Giovanni, rappresenta il volto bello di Reggio e della Calabria. Un volto che, a differenza di molte altre circostanze negative e nefaste, ci permette di essere orgogliosi della nostra Calabria: una terra e un popolo che, da sempre, sono in prima linea nella solidarietà e nell’impegno a favore dei più deboli.

Proprio Francesco Azzarà, con la sua attività nel campo della cooperazione internazionale insieme ad Emergency, rappresenta un esempio concreto di altissimo livello di impegno civile e umanitario per alleviare le sofferenze dei popoli vittime della guerra, della fame e delle malattie. La liberazione di Francesco ci consente, quindi, di tirare un forte sospiro di sollievo collettivo, poiché la sua vicenda, dopo l’iniziale esposizione mediatica, era stata ingiustamente, dimenticata dal palcoscenico nazionale. Siamo, pertanto, enormemente felici e attendiamo il ritorno a casa di Francesco per festeggiare, con lui e i suoi familiari, la sua liberazione”.

redazione@approdonews.it