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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Fondazione Betania, Aurelio Chizzoniti presenta il terzo esposto-querela

Il presidente della Commissione Vigilanza e Controllo del Consiglio regionale denuncia “la peculiare condizione psicologica in cui opera una dipendente alla quale è stata notificata da Villa Betania l’intimidatoria contestazione di ‘infedeltà’, con chiaro riferimento all’orientamento della stessa a svelare il contenuto delle ‘segrete carte’ del Centro Riabilitativo”

Fondazione Betania, Aurelio Chizzoniti presenta il terzo esposto-querela

Il presidente della Commissione Vigilanza e Controllo del Consiglio regionale denuncia “la peculiare condizione psicologica in cui opera una dipendente alla quale è stata notificata da Villa Betania l’intimidatoria contestazione di ‘infedeltà’, con chiaro riferimento all’orientamento della stessa a svelare il contenuto delle ‘segrete carte’ del Centro Riabilitativo”

 

 

Quattro pagine ricche di spunti tecnico-giuridici e ben dieci allegati compendiano il terzo esposto-querela depositato nei giorni scorsi presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria coordinata dal dottor Federico Cafiero De Raho dal Presidente della Commissione Vigilanza e Controllo del Consiglio regionale. Aurelio Chizzoniti denuncia “la peculiare condizione psicologica in cui opera la dipendente C.F. alla quale è stata notificata da Villa Betania l’intimidatoria contestazione di ‘infedeltà’, con chiaro riferimento all’orientamento della stessa a svelare il contenuto delle ‘segrete carte’ del Centro Riabilitativo. La contestazione, che rappresenta la precondizione di quello che appare un ormai vicinissimo licenziamento, si inquadra altresì in una visione armonicamente funzionante con la decisiva testimonianza che la predetta vessata dipendente dovrà rendere giorno 24 giugno innanzi la Magistratura adita dall’ex Direttore amministrativo M.B. anch’egli puntualmente licenziato. È di tutta evidenza – prosegue Chizzoniti – che chi non si allinea alla causa della ‘fedele omertà’ è condannato a perdere il posto di lavoro così come è capitato anche all’ex Direttore sanitario G.G. In quest’ottica, il presidente Chizzoniti invoca “tutela per la libertà morale della Signora destinataria di raffinate coartazioni della volontà che perseguono l’evidente obiettivo di ridurla al silenzio su diversi versanti mediante il ricorso alla persuasiva ‘vis compulsiva’ prodotta nei confronti della stessa. In questo contesto si staglia, ormai ingovernabile ed incontenibile, il buco contabile che tale resta indipendentemente dai patetici tentativi volti ad accreditare una diversa realtà essendo ormai inconfutabile che l’ASP n. 5 dal 16 aprile 2013 al 16 maggio 2014 ha emesso mandati di pagamento a favore di Villa Betania per il complessivo importo di 1.741.776,02. E che ciò nonostante: i dipendenti rivendicano ben otto mensilità arretrate; Equitalia pignora l’ultimo mandato di pagamento emesso dall’ASP per 267.000,00 circa; gli oneri previdenziali a favore dei dipendenti non vengono versati; la voragine debitoria quantificabile abbondantemente in oltre due milioni di euro non appare più gestibile per cui è doveroso domandarsi quale possa essere la reale condizione finanziaria dell’Associazione il cui personale garantisce prestazioni di altissimo profilo professionale. Il dramma – sottolinea Chizzoniti – è aggravato dall’incredibile, chiassoso e contiguo silenzio sindacale! Ex plurimis è eloquente quanto ufficialmente comunicato dall’ASP 5 che evidenzia ‘come specificato dal Servizio Economico Finanziario, le fatture liquidate e non pagate sono riferite a DURC negativo, attesa liberatoria da parte di Equitalia e diversi pignoramenti conto terzi’. Quindi l’ASP ha le carte in regola. Così è se vi pare…” Il presidente Chizzoniti informa anche “di aver querelato per diffamazione la signora Lazzaro, l’avv, Chiofalo e chiunque altro identificabile nella ideazione ed esecuzione di un progetto strumentalmente infamante, concedendo ai querelati l’exceptio veritatis in ordine all’attribuzione di un fatto determinato (turbativa dell’ordine pubblico….) di cui al comunicato ostentato in bacheca che – ex se- ha arrecato maggiore pregiudizio alla reputazione del querelante spacciando la delirante accusa di ‘turbare l’ordine pubblico’… per una avvenimento realmente accaduto”. Chizzoniti, infine, non risparmia neanche l’avv. Chiofalo “reo di avergli spedito due mail ingiuriose, insultanti, irridenti e vituperanti”. L’esposto- querela individua una serie di richieste istruttorie e fra queste: la verifica del reato di cui all’art. 610 cp (violenza privata) ai danni della dipendente ‘infedele’; la tracciabilità dei notevoli importi incassati da Villa Betania; il controllo dei rimborsi per spese sostenute anche durante il periodo estivo quando la struttura è chiusa; l’acquisizione del documento di regolarità contabile che l’ASP riferisce essere negativo; la sussistenza di un probabile intralcio alla Giustizia ex art. 377 cp avendo la Signora C.F. già assunto lo status di testimone in relazione al giudizio civile promosso dall’ex Direttore amministrativo e quindi con particolare riguardo alla testimonianza che la stessa sarà chiamata a rendere”.