Fondazione Antonino Murmura, Cerimonia consegna targhe Un itinerario storico, politico e culturale - ideale e al tempo stesso tangibile - da percorrere attraverso le biografie di uomini illustri che nell’arco di quasi 140 anni di storia repubblicana si spesero con passione civile e abnegazione per il territorio vibonese
Un itinerario storico, politico e culturale – ideale e al tempo stesso tangibile – da percorrere attraverso le biografie di uomini illustri che nell’arco di quasi 140 anni di storia repubblicana si spesero con passione civile e abnegazione per il territorio vibonese.
Un itinerario che ha almeno due supporti – fisici e multimediali al contempo – a segnarne il divenire. Il primo è il volume “I parlamentari del Vibonese dall’Unità d’Italia alla Prima Repubblica, 1861-1994”, curato da Anna Murmura ed edito dalla Fondazione Antonino e Maria Murmura, opera che raccoglie le vicende umane e istituzionali di 35 esponenti politici – tra loro anche ministri e sottosegretari – nati o vissuti nel territorio che ricade nell’attuale provincia di Vibo Valentia. Il secondo supporto è rappresentato dalle targhe celebrative che la Fondazione intitolata al compianto senatore vibonese ha consegnato ai sindaci, o ai loro rappresentanti, dei comuni interessati. Targhe – e qui subentra l’elemento multimediale – dotate di un Qr Code che permetterà di approfondire gli elementi storico-biografici dell’esponente politico cui sono dedicate oltre che le informazioni storiche e turistiche del luogo in cui sono posizionate, grazie al supporto del tour operator Itinero.
La consegna delle 35 targhe è avvenuta nel corso di una partecipata cerimonia ufficiale svoltasi a Palazzo Murmura, a Vibo Valentia, sabato 19 novembre. Alla stessa hanno preso parte Maria Murmura Folino, presidente della Fondazione Murmura, con la vicepresidente e curatrice del progetto Anna Murmura; il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo; il già assessore regionale alla Cultura e docente di Pedagogia della comunicazione Mario Caligiuri. Ad introdurre gli interventi la giornalista parlamentare Karen Sarlo. In sala, oltre al presidente della Provincia di Vibo Valentia Salvatore Solano, presenti numerosi amministratori locali, con in prima linea i sindaci o i delegati degli 11 comuni destinatari delle 35 targhe celebrative.
È stata Maria Murmura, in avvio di cerimonia, ad esplicitare il senso dell’iniziativa: «Questo progetto rappresenta un percorso storico che va conosciuto dai vibonesi perché, nell’arco del periodo che va dall’Unità d’Italia alla fine della Prima Repubblica, abbiamo avuto personalità politiche di primissimo piano. Nel realizzarlo abbiamo scoperto tante curiosità. Ad esempio, la legge per l’istituzione della Provincia di Vibo Valentia è stata presentata da diversi uomini politici: Razza, Sanzo, Galati, Basile, fino a mio marito Antonino Murmura che ha avuto finalmente l’opportunità di realizzarla. E ancora, pochi sanno che la Riforma Gentile della Pubblica istruzione non è stata fatta da Gentile, bensì da un nostro senatore e sottosegretario, Antonino Anile di Pizzo. Fu lui a redigere la riforma ma la caduta del Governo dell’epoca gli impedì di vararla, cosa che fece poi il suo successore da cui prese il nome. Ciò che emerge nel complesso – ha concluso Maria Murmura – sono le grandi personalità del passato che si spesero senza sosta per il bene di questa terra».
Più volte ricordato, nel corso dell’evento, l’impegno del senatore Antonino Murmura. A tracciarne un intenso profilo il professor Mario Caligiuri. «La fama di Tony Murmura – ha detto – lo precedette alla mia conoscenza diretta per la dedizione che traspariva dalle parole di coloro che me ne parlavano sempre come di una “persona perbene”. Frequentai molto questo palazzo da giovane ed ebbi l’onore di averlo, a Napoli, alla presentazione del mio primo libro. Lo ricordo poi da sottosegretario all’Interno e per i suoi interventi di grandissimo spessore. Tanti ricordi e incontri in cui mi dava sempre l’impressione di una persona attenta ai problemi dei suoi interlocutori. Rispondeva a mano e personalmente ad ogni singola lettera che riceveva. Per me è il simbolo di quella politica che guardava negli occhi e che stringeva le mani».
Infine, la vicepresidente della fondazione Anna Murmura, ha tirato le somme del progetto dedicato ai parlamentari vibonesi della Prima Repubblica. «Vorremmo che questo lavoro fosse da stimolo per gli studenti di oggi per far comprendere loro che è possibile raggiungere ruoli apicali grazie al sacrificio e all’impegno. Mi piacerebbe poi lasciare questa attività in eredità a coloro che verranno, affinché possano scrivere la storia successiva al 1994 e tracciare i profili dei parlamentari vibonesi degli anni più recenti. Mi auguro davvero che qualcuno si prenda la briga di proseguire questo lavoro di conoscenza e approfondimento. Veicoleremo il nostro progetto anche nelle scuole – ha detto in conclusione Anna Murmura -, per diffondere l’itinerario che nascerà, una volta collocate le targhe, insieme alla scoperta del nostro territorio attraverso le figure che gli hanno dato lustro».
Venendo alla consegna delle targhe, a ricevere la “dote” più corposa è stato il sindaco della città capoluogo, Maria Limardo, destinatario di ben 12 insegne dedicate ai parlamentari Antonino Murmura, Pasquale Murmura, Enrico Gagliardi, Roberto De Sauget, Massimo Capialbi, Michele Basile, Pasquale Cordopatri, Michele Francica, Luigi Razza, Giacinto Froggio, Nicola Vaccaro e Amilcare Strani. Sei le targhe ritirate, poi, da Rosanna Federico, vicesindaco di Serra San Bruno, in ricordo di Bruno Chimirri, Vito Doria, Vincenzo Paparo, Gaetano Loffredo di Cassibile, Luigi di Francia, Patrizio Corapi. Cinque quelle prese in consegna dal vicesindaco di Tropea Roberto Scalfari per Napoleone Scrugli, Ignazio La Russa, Carlo Tranfo, Baldassarre Squitti e Giuseppe Pellecchi. Il sindaco di Pizzo Calabro, Sergio Pititto, ha altresì ricevuto le quattro targhe dedicate a Marcello Salomone, Rocco Salomone, Antonino Anile, Benedetto Musolino.
Quindi, l’assessore di San Nicola da Crissa, Giovanni Malfarà, ha ricevuto le targhe celebrative di Vito Sanzo e Bruno Bosco; il sindaco di Mileto, Salvatore Fortunato Giordano, quella dedicata a Nicola Lombardi; il vicesindaco di Polia, Francesco Luciano Gigliotti, quella intitolata al recentemente scomparso Carmelo Pujia; l’assessore di Nicotera, Giuseppe Leone, la targa riservata a Bruno Vinci; Antonio Francesco Raimondi, vicesindaco di Vallelonga, ha ricevuto la targa dedicata a Vito Giuseppe Galati; il sindaco di Filadelfia, Anna Bartucca, ha preso in consegna la targa riservata a Rosario Chiriano, unico dei parlamentari menzionati ancora vivente. Infine, una targa intitolata a Filippo Satriano sarà recapitata al sindaco di Briatico, Lidio Vallone. Agli amministratori locali il compito di posizionare le targhe, realizzate dal noto ceramista vibonese Francesco Vitetta, nei luoghi simbolo dell’impegno dei parlamentari o in altre collocazioni individuate allo scopo.
Ricordati dalla presidente della Fondazione anche i curatori delle biografie contenute nel volume: Michele Antonio Romano, Foca Accetta, Tonino Ceravolo, Anna Murmura, Giuseppe Francesco Maria Francica Mayo, Pasqualfabrizio Alessandro Augusto Francica Mayo, Michele La Rocca, Domenico Protettì, Katia Massara, Francesco Campennì, Nicola D’Agostino, Rosaria Marrella, Luigi Ambrosi e Maria Lombardo.