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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Fipronil: continuano i sequestri e le segnalazioni di allerta del RASFF Anche in Italia si continuano a trovare campioni di uova contaminate

Fipronil: continuano i sequestri e le segnalazioni di allerta del RASFF Anche in Italia si continuano a trovare campioni di uova contaminate
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Secondo i campionamenti promossi nelle ultime settimane dal ministero della Salute,
anche in Italia si continuano a trovare campioni di uova contaminate con il Fipronil,
l’insetticida che ha fatto scoppiare un grave caso di sicurezza alimentare in tutta
Europa. Il sistema di allerta europeo RASFF (Rapid Alert System for Food and Feed)
il 6 settembre ha pubblicato tre avvisi riguardante la contaminazione da Fipronil
per uova e ovoprodotti provenienti da Romania, Repubblica Ceca e dalla stessa Italia
per i nostri mercati alimentari. Tale contaminazione trae origine dalla disinfestazione
degli allevamenti effettuata illecitamente con sostanze addizionate appunto con Fipronil,
che ha finito per depositarsi sulle lettiere usate dagli animali. Lo scandalo delle
uova contaminate dal fipronil ha sinora coinvolto 15 paesi europei e si è allargato
sino ad Hong Kong. Il Fipronil è un insetticida per pulci, zecche e acari, il cui
uso è vietato su animali destinati alla catena alimentare. L’OMS (Organizzazione
Mondiale della Sanità) considera il Fipronil moderatamente tossico per l’uomo.
L’esposizione può causare ipereccitabilità, irritabilità, tremori e ad uno stadio
più grave nausea, vomito, letargia e convulsioni. L’allerta riguarda prevalentemente
uova fresche o derivati. Ciò che maggiormente desta preoccupazione riguarda il possibile
utilizzo di uova contaminate in prodotti alimentari destinati ad essere commercializzati
in vari Paesi europei. L’emergenza riguarda soprattutto gli allevamenti in cui
in origine si è riscontrata la contaminazione, cioè Belgio e Olanda, ma lotti di
prodotti contaminati sono stati esportati in altri Paesi. Ad esempio in Germania
sono stati riscontrati molti casi mentre in Italia alcuni ovoprodotti contaminati
sono stati individuati e sequestrati prima della loro commercializzazione. Dopo il
comunicato del ministero del 23 agosto, sono stati effettuati sequestri di uova in
quattro esercizi commerciali di Orbetello e di Capalbio, in Toscana, e ad Atena Lucana,
in provincia di Salerno. Uova contaminate sono state trovate in un impianto di produzione
di pasta fresca di Civitanova Marche. Uova contaminate sono state trovate anche in
due centri di imballaggio della Campania, a Benevento e a Sant’Anastasia, annessi
ad allevamenti ed in provincia di Lecce. La presenza di fipronil ha portato al sequestro
di uova, da parte dei Nas e delle autorità sanitarie, in un allevamento in provincia
di Ancona, di due in provincia di Napoli e di uno a Viterbo. Blocco della commercializzazione
anche dei prodotti di alcuni allevamenti dell’Emilia-Romagna, dai quali provengono
alcune partite di uova sgusciate liquide vendute in Calabria in cui sono state rinvenute
tracce di fipronil. Il 18 agosto, il ministero della Salute ha disposto il richiamo
di un lotto di fettuccine Ristopronto, prodotte in uno stabilimento di Roma, da consumarsi
entro il 22 agosto. L’avviso, però, è stato pubblicato sul sito del ministero
solo una settimana dopo, il 25 agosto. Il 23 agosto è stato richiamato un lotto
di omelette congelate prodotte in Germania dalla Kagerer & Co, con invito a non consumare
il prodotto e a riportarlo al punto vendita di acquisto. Numeri preoccupanti, commenta
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che fanno riflettere
su una questione da cui l’Italia sembrava essere fuori e che, invece, riguarda direttamente
anche il nostro Paese.