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Fini, legislatura può durare

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Dimissioni? dimostrino che non sono imparziale

Fini, legislatura può durare

Dimissioni? dimostrino che non sono imparziale

 

 

 

ROMA – “Questa è una legislatura che può durare. E’ chiaro che il tempo risponderà alla domanda se si potranno tradurre in realtà le riforme o se sarà una legislatura che si trascina. Vedremo nei prossimi mesi: credo che il monito di Napolitano debba essere tenuto presente da tutti”. Lo afferma il presidente della Camera, Gianfranco Fini, nel corso del tradizionale scambio di auguri con la stampa parlamentare. Nodi come quello della legge elettorale e di un rapporto diretto tra eletto ed elettore vanno affrontati, dice Gianfranco Fini negli auguri natalizi alla Sala del Mappamondo alla Camera “se la legislatura proseguirà, come é stato detto, e per certi aspetti ci sono le condizioni che ciò accada”. DIMISSIONI? DIMOSTRATINO CHE NON SONO IMPARZIALE – “Rimango fino all’ultimo giorno della Legislatura a meno che non si dimostri che sia venuto meno al mio ruolo o sia divenuto imparziale”. Lo afferma il presidente della Camera, Gianfranco Fini, nel corso del tradizionale saluto alla stampa a Montecitorio. “So che alcuni dei giornalisti presenti si dilettano a scriverne in lungo e in largo, contenti loro, ma non esiste l’ipotesi di mie dimissioni. Sono stato eletto presidente della Camera e rimango tale fino all’ultimo giorno della legislatura a meno che non mi si dimostri che ho svolto in modo parziale il mio ruolo”. Lo ribadisce il presidente della Camera Gianfranco Fini durante gli auguri natalizi nella Sala del Mappamondo alla Camera. Il presidente della stampa parlamentare Luca Terzulli chiede a Fini se il suo ruolo di presidente della Camera potrebbe essere di impaccio nello svolgimento di una attività politica e Fini e ribadisce: “Anche se fosse vero che il ruolo di presidente della Camera come lei dice potrebbe essere di impaccio per un’attività propriamente politica, e non è vero, ho il dovere di rispettare in primo luogo il mandato che mi è stato conferito. Quindi anche se fosse così utilizzerei in modo improprio le dimissioni. Bisogna rispettare l’istituzione che si é chiamati a guidare e non vedo una sola ragione per la quale se anche fosse un ostacolo per l’attività politica dovrei rimuovere quell’ostacolo attraverso le dimissioni”. RISCHIO A NON PORTARE A TERMINE RIFORME INELUDIBILI – Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, nel corso del tradizionale saluto alla stampa a Montecitorio, mette in guardia dal “rischio” di “non portare a termine quelle riforme considerate non più eludibili” e per questo invita a “un confronto tra tesi politica finalizzato a trovare soluzioni”. RIFORME, PRENDERE SPUNTO DA ELEZIONE DIRETTA SINDACO – “Non ho cambiato opinione su quelle riforme che garantiscano la scelta diretta da parte dell’elettore, penso ad esempio all’elezione diretta del sindaco, bisognerebbe chiedersi perché la politica non discute oggi della bontà di quella riforma”. Lo afferma il presidente della Camera, Gianfranco Fini, nel corso dello scambio di auguri con la stampa parlamentare. “Chi conosce la funzione dei consigli comunali – prosegue – sa che i motivi di polemica riguardano proprio il ruolo dei Consigli visto il rapporto di fiducia che c’é tra il sindaco e il popolo”. Per il presidente di Montecitorio “quello che va riequilibrato è il ruolo dell’Assemblea e quello del Consiglio. Dire se il bipolarismo va bene o va male o avere un approccio muscolare non va al cuore dei problemi”. STABILITA’ E’ NELLA POLITICA, NON IN L.ELETTORALE – “Il cuore del problema è garantire la stabilità che o è nella politica o non c’é legge elettorale o marchingegno che possa darla”. Lo afferma il presidente della Camera Gianfranco Fini durante gli auguri natalizi nella sala del Mappamondo alla Camera. “O una maggioranza è coesa e stabile o non è certo la legge elettorale che fa la differenza”, ha aggiunto il presidente della Camera confermando i suoi “dubbi in ordine all’uso distorto del premio di maggioranza in questa legge elettorale”. Fini ha ricordato che fu definito ‘legge truffa’ il sistema elettorale che affidava il premio di maggioranza a chi raggiungesse il 50,1 dei consensi, soglia molto più alta di quella attuale. RESTITUIRE RAPPORTO DIRETTO ELETTO-ELETTORE – “Non ho mutato opinione. Bisogna riflettere sulla ineluttibilità del restituire un rapporto diretto tra eletto ed elettore”. Lo afferma Gianfranco Fini parlando alla Camera durante gli auguri per il Natale aggiungendo che “una legge che sottolinea il rapporto tra il capo della coalizione e il corpo elettorale esautora di fatto tutti i parlamentari e questa non è questione di poco conto”. Fini ha insistito sulla bontà dell’elezione diretta del sindaco, con i dovuti contrappesi, definendo la riforma “un punto di svolta”.