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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Fiat: nessuna urgenza per procedure mobilità

Fiat: nessuna urgenza per procedure mobilità

Il segretario del Pd ritiene inaccettabile il gesto su 19 operai. Vescovo Nola: ‘Uomo non è merce’

Fiat: nessuna urgenza per procedure mobilità

Il segretario del Pd ritiene inaccettabile il gesto su 19 operai. Vescovo Nola: ‘Uomo non è merce’

 

 

 

“Nessuna urgenza” sulla mobilità dei 19 operai di Pomigliano per permettere il reintegro degli iscritti alla Fiom, come stabilito dalla magistratura. Il giorno dopo l’invito del governo a “soprassedere” e le polemiche dei sindacati, pronti a presentare nuovi ricorsi, la Fiat, sotto il fuoco incrociato di politici e sindacalisti, frena sull’urgenza di mettere alla porta i dipendenti di Pomigliano per far posto ai metalmeccanici della Cgil.

“Mi piacerebbe approfondire bene questo accavallarsi di piani e capire di cosa si sta parlando: fin qui abbiamo visto rompere il giocattolo e non quello che si possa definire un piano”. Lo ha detto il segretario del Pd Luigi Bersani interpellato sul futuro delle Fiat.

Durante una conferenza stampa a Milano con Peer Steinbruck, candidato per l’Spd alla cancelleria tedesca, Bersani è stato piuttosto duro nei confronti della Fiat. “Posso solo dire – ha sostenuto rispondendo come agirebbe se fosse premier sui 19 lavoratori messi in mobilità dopo il reintegro seguito al contenzioso con la Fiom – che è stato un gesto, quello di Fiat, non accettabile, che contiene un messaggio che non fa bene al paese persino sul piano morale”. Per il leader Pd infatti, “Se viene riconosciuto che c’é un errore o una colpa, l’errore di un’ azienda non può essere immediatamente scaricato su altri lavoratori che hanno bisogno di mantenere una famiglia”. Del resto Bersani si è detto convinto che “discutendo tutti insieme, una soluzione la si sarebbe trovata, magari con gesti che segnalino un direzione di marcia nel segno della solidarietà e non dello scontro.

Dal canto suo Fabbrica Italia Pomigliano, a proposito dell’assunzione dei 19 lavoratori iscritti alla Fiom per rispettare l’ordinanza della Corte d’Appello di Roma, spiega che “La procedura di mobilità ha un iter e dei tempi tecnici prestabiliti. Non vi è pertanto – si legge in una nota – alcuna urgenza”. Il Lingotto inoltre precisa che “Le iniziative annunciate dalla Fabbrica Italia Pomigliano stanno originando commenti in molti casi non pertinenti e inesatti”. L’obiettivo della nota è “fare chiarezza” sulla decisione di mettere in mobilità 19 lavoratori per assumerne altrettanti iscritti alla Fiom in seguito alla sentenza della Corte d’Appello di Roma.

Il Lingotto, in una nota, ricorda che “per consentire ai soggetti preposti e alle organizzazioni sindacali di esaminarne le motivazioni, “la procedura di mobilità ha un iter e dei tempi tecnici prestabiliti”. “Nessuna iniziativa – prosegue – può essere avviata prima della conclusione della procedura, ovvero come minimo 45 giorni dall’avvio, e cioé dal 31 ottobre scorso”. Fiat ricorda inoltre che “i 19 ricorrenti sono titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con Fiat Group Automobiles, che non si è mai interrotto, e attualmente fruiscono come altri più di 1.000 dipendenti del comprensorio di trattamento di cassa integrazione, oggetto di specifico accordo sindacale firmato il 6 luglio 2011”.

“Il rientro al lavoro degli oltre 1.000 dipendenti attualmente in cassa integrazione di Fabbrica Italia Pomigliano con passaggio alla newco – spiega Fiat – “é unicamente condizionato dalla domanda del mercato dell’auto italiano ed europeo, attualmente molto al di sotto delle previsioni”.