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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Fiat: firmato accordo per Pomigliano

Fiat: firmato accordo per Pomigliano

Il ministro: rispettare le posizioni altrui

Fiat: firmato accordo per Pomigliano

Il ministro: rispettare le posizioni altrui

 

 

ROMA –  “Credo che questo accordo sia stato realizzato nel segno di una ideologia ma del pragmatismo e questo esprime la modernità del sindacato”. Lo ha detto il ministro del lavoro Maurizio Sacconiparlando dell’accordo sul nuovo contratto per la Fiat di Pomigliano nel corso della trasmissione Radio anch’io su Radio Uno.

SACCONI, CONFIDO IN RICOMPOSIZIONE SINDACALE –  Il ministro ha anche definito “sciocca” la critica che arriva dall’opposizione che si punti a dividere il sindacato, auspicando un sindacato unito. “Credo che sia una critica così sciocca che presuppone un giudizio davvero negativo” sui vari sindacati. “Ovvio che sarebbe meglio un sindacato unito nella modernità – ha aggiunto – Dopodiché, le dinamiche sindacali sono queste. Io confido che ci possa essere una ricomposizione tra le organizzazioni sindacali” e per questo il ministro ha sottolineato la necessità che ci sia “rispetto delle posizioni altrui”. Il ministro ha quindi sottolineato che le richieste ai lavoratori previste dal nuovo contratto sono comunque “nei limiti definiti dalla contrattazione” nazionale.

L’INTERVENTO DI LANDINI – Lo sciopero e’ necessario contro ”un attacco alla democrazia e ai diritti senza precedenti”, ha sottolineato  il leader dei metalmeccanici Cgil, Maurizio Landini, che parla di ”atti anti-sindacali, anti-democratici e autoritari della Fiat”, e della necessita’ di ”reagire a questo attacco se non si vuole un imbarbarimento sociale”  Oltre lo sciopero del 28 gennaio la Fiom , ha spiegato Landini, organizzera’ ”una raccolta di firme in tutti i luoghi di lavoro dei metalmeccanici per dire che il contratto deve restare senza deroghe, che gli accordi su Pomigliano e Mirafiori non vanno bene, che le liberta’ sindacali vanno difese nell’interesse di tutti e non solo della Fiom ”. Ci saranno poi ”presidi democratici e dibattiti pubblici in tutte le citta’, a partire da Torino. La Fiom chiedera’ di essere ”ascoltata in tutte le assemblee elettive di ogni livello” e di ”incontrare tutti i segretari delle forze politiche”. Gli aspetti giuridici del confronto con Fiat degli accordi firmati senza la Fiom a Pomigliano e Mirafiori saranno approfonditi con le consulte giuridiche di Fiom e Cgil. Mentre ”il 3 ed il 4 febbraio ci sara’ l’assemblea nazionale dei delegati Fiom per definire un percorso per riconquistare un vero contratto nazionale di lavoro, e decidere quindi le iniziative piu’ opportune”. Quanto al referendum tra i lavoratori sull’accordo per Mirafiori, la Fiom ripropone il modello adottato per Pomigliano: dira’ agli operai di andare al voto ”per non essere esposti a pressioni”, ma giudica il referendum ”illegittimo perche’ riguarda diritti irrinunciabili e indisponibili, un ricatto ai lavoratori su un accordo che e’ inaccettabile e non va assolutamente firmato. E’ un ricatto grave inaccettabile”, dice Landini. Il comitato centrale della Fiom di oggi, ha aggiunto Landini, non era la sede per parlare di un eventuale sciopero generale della Cgil che resta una proposta sul tavolo, ”che – dice Landini – abbiamo avanzato fin dal 16 ottobre: su questo c’e’ una discussione aperta che approfondiremo nel mese di gennaio. La Fiom ritiene che tutto quello che sta succedendo nel Paese, come anche per esempio sul fronte della scuola, renda uno sciopero generale sempre piu’ necessario”

POMIGLIANO, FIRMATO NUOVO CONTRATTO – Fim, Uilm, Ugl metalmeccanici, Fismic, l’Associazione dei quadri Fiat e il Lingotto hanno firmato il nuovo contratto di lavoro per i 4.600 dipendenti dello stabilimento di Pomigliano, che a partire da gennaio 2011 saranno riassunti dalla Newco, sulla base dell’accordo di giugno che sblocca investimenti per 700 milioni per la produzione della nuova Panda

La sigla e’ arrivata dopo una stretta finale iniziata ieri e continuata oggi presso la sede romana della Fiat. Alla trattativa non ha preso parte la Fiom che non aveva firmato l’accordo del 15 giugno. Le novita’ del contratto siglato oggi, secondo fonti sindacali, riguardano: l’incremento salariale, che con un il rialzo medio si dovrebbe attestare a 360 euro lorde l’anno a regime (30 euro lorde al mese); l’altro aspetto e’ relativo alla semplificazione dell’inquadramento professionale (da sette a cingue gruppi), con fasce intermedie all’interno dei gruppi per facilitare gli avanzamenti professionali. Quanto alle relazioni sindacali, si apprende sempre da fonti sindacali, viene seguito il modello di Mirafiori, che esclude dalla rappresentanza chi non ha sottoscritto l’accordo. La produzione a Pomigliano, riferiscono le organizzazioni dei lavoratori, dovrebbe entrare a regime tra fine 2011 e inizio 2012.