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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 25 APRILE 2024

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Femmincidio, Uomini (?) che ammazzano (e odiano) le donne! Sono 83 donne dall'inizio dell'anno assassinate dalla furia omicida dell'uomo, troppi e troppo poco si sta facendo

Femmincidio, Uomini (?) che ammazzano (e odiano) le donne! Sono 83 donne dall'inizio dell'anno assassinate dalla furia omicida dell'uomo, troppi e troppo poco si sta facendo

La piaga del femminicidio è un cancro il quale sembra difficile da debellare perché uomini (o presunti tali) si arrogano il diritto di togliere la vita ad una donna sol perché questa non prova più gli stessi sentimenti.
Sette donne uccise negli ultimi dieci giorni. Sono 83 dall’inizio dell’anno e più della metà ammazzata dai partner o ex. Così si legge nel report del Viminale.
Ogni volta che viene ammazzata una donna, ecco alzarsi gli scudi dell’indignazione i quali poi si depongono quando il silenzio del clamore è sceso, in attesa della prossima vittima della furia animale dell’uomo.
Ognuno con le sue teorie, “occorre combattere questo crimine come le mafie ed è per questo che servono competenze e welfare”. Parole effimere dette al momento, ma che non hanno nessuna condizione di attuazione, ma solo di riempire quelle bocche dei sapientoni di turno o degli esperti (ma poi di cosa?), contro questa piaga la quale è un vero e proprio crimine. Chi uccide è un assassino e merita l’ergastolo! Non deve beneficiare di “educazioni” e di benefici con i quali poi trarre sotterfugi per farlo di nuovo stare in mezzo alla gente perché un assassino è e rimane un assassino. Al di là dei concetti di garantismo costituzionale dei quali abbiamo tutti il sacrosanto diritto, ma chi uccide non merita di stare in mezzo alla gente.
Dei 199 delitti commessi da gennaio, 83 sono donne e oltre la metà sono state uccise dal partner o da un ex, e questo è un dato che dovrebbe farci riflettere.
Anche in Calabria in questi giorni si è registrato un femminicidio, dove una donna di 42 anni è stata uccisa dal marito di 52 a Fagnano Castello.
Il numero di quest’anno si appresta a raggiungere quello dello scorso anno, quando nello stesso periodo si erano registrate 84 vittime e 116 in tutto l’anno (2020).
Ma come debellare questo crimine? Semplicemente denunciando, già dal primo schiaffo, già dai primi movimenti strani, dalla gelosia morbosa e dagli assidui controlli come pedinamenti ed altro che questi uomini malati perpetuano perché la mente quando non funziona, va curata.
Eppure per sconfiggere questa piaga che alcuni hanno paragonato alla mafia, ovvero combatterla come la criminalità organizzata, allora cerchiamo di non essere omertosi e se qualcuno sa, denunci, aiuti le donne che sono sottomesse a questa violenza bestiale. Non abbassiamo le tapparelle…
(GiLar)