Riceviamo e pubblichiamo:

Con riferimento all’art. a firma del dott. Cannatà, Presidente del Consorzio di Bonifica, secondo cui lo scrivente starebbe facendo confusione in merito alla sentenza della Corte Costituzionale, fa presente quanto segue: Preliminarmente invita il dott. Cannatà a presentare regolare denuncia presso le autorità competente, qualora ritenesse che ci sia da parte del sottoscritto una divulgazione di notizie non rispettose di tutte le leggi e sentenze riguardanti tutti i livelli dell’ordinamento giuridico e giudiziario italiano, che nel corso degli anni si siano occupati di aspetti afferente la natura giuridica, economica ed istituzionale dei consorzi di bonifica, istituiti con il Reggio Decreto n° 215 del 1933 . Fatta questa premessa, ribadisce che tutti i ruoli emessi nei confronti di proprietari terrieri che non abbiano ricevuto benefici di bonifica o miglioramento fondiario sono illegittimi, in quanto la Corte Costituzionale con la sentenza del 19 Ottobre 2018, ha cassato l’art. 23, lettera a, della legge regionale n° 11, del 23 Luglio 2003. I ruoli che il consorzio di bonifica emetteva nei confronti dei proprietari terrieri, in assenza di benefici, venivano emessi solo in applicazione dell’art. 23 ed erano in contrasto, sia con l’art. 59 del Reggio Decreto del 1933 che dell’ art. 862 del codice civile; invece la Suprema Corte ha stabilito che i ruoli sono legittimi solo in presenza del beneficio ascrivibile direttamente a quel terreno per cui viene chiesto il tributo. Per quanto concerne il perimetro di competenza del Consorzio, che riguarda 33 comuni della Piana di Gioia Tauro, precisa che su una superfice di 96000 ettari di terreno agricolo, possono vantare lavori solo su 700 ettari, per cui, sui restanti 95300, devono dimostrare a che titolo chiedono il tributo!!!. Per quanto concerne la competenza sulla diga, che il Consorzio vanta di avere, il comune di Varapodio ha acqua a sufficienza per fornire una popolazione di oltre 20.000 abitanti, per cui non e’ assolutamente interessato alle problematiche idriche che la diga potrebbe risolvere, ne’ tantomeno gli interessano le questioni legate alla Sorical in quanto si è affrancato da essa, da oltre 10 anni. Per cio’ che concerne la questione debitoria del Consorzio, invita gli amministratori dello stesso a portare i libri contabili in Regione Calabria, cosi per la prima volta nella storia, anche la Regione incomincerà a rimboccarsi le maniche per trovare le soluzioni necessarie rispetto ad un problema che non hanno mai voluto affrontare con coerenza e decisione, invece hanno consentito che i consorzi facessero quello che hanno voluto, pur sapendo che in assenza dell’approvazione del piano di classifica, di competenza regionale, non sarebbe stato possibile che i consorzi emettessero i ruoli nei confronti degli ignari agricoltori. Adesso che il giochino e’ stato scoperchiato, e’ inutile continuare a far finta che tutto era lecito, anche perche’ lecito non era e non lo e’ nemmeno adesso, forse il giochino faceva comodo, ma sicuramente per gli agricoltori che negli anni sono stati bersagliati con cartelle fasulle, emesse dalla Soget, tanto comodo non era. Pertanto, lo scrivente continuera’ a difendere gli interessi degli agricoltori calabresi ed anche se la politica e le organizzazioni di categoria fanno finta di non capire, non importa, quello che conta e’ che gli agricoltori hanno capito come stanno le cose!
Varapodio 19/10/2018
Il SINDACO DI VARAPODIO
ORLANDO FAZZOLARI