È invece in corso regolare e trasparente procedura di monetizzazione delle aree di urbanizzazione di Rossano
Fatta chiarezza sulla “vertenza nazionale Nausicaa”
È invece in corso regolare e trasparente procedura di monetizzazione delle aree di urbanizzazione di Rossano
Su quella che, nei giorni scorsi, è stata erroneamente presentata addirittura come la “vertenza nazionale NAUSICAA” prendiamo oggi atto, con soddisfazione, sia dei diversi e doverosi chiarimenti emersi, né poteva essere altrimenti, a seguito dell’incontro tra SUNIA-CGIL e Amministrazione Comunale; sia, soprattutto, per l’avere, la stessa sigla sindacale riconosciuto formalmente di esser stata “indotta in errore per notizie ed informazioni – riporta la nota SUNIA-CGIL – pervenute in maniera non veritiera”.
È stato dunque finalmente chiarito, e per quel che ci riguarda ribadito, che anzi tutto non vi è alcuna richiesta, avanzata dalla Edil Mar al Comune di Rossano, di acquisto di strade pubbliche. È invece in corso regolare e trasparente procedura di monetizzazione delle aree di urbanizzazione prevista da un regolamento comunale.
È stato chiarito, inoltre, che le aree interessate dalla monetizzazione, considerate opere di urbanizzazione non ricadono affatto nella zona di pertinenza del comparto residenziale Nausicaa. Le aree interne al Villaggio sono infatti di esclusiva proprietà della Edil Mar. E per i servizi erogati all’interno del Nausicaa gli acquirenti delle unità abitative hanno regolarmente pattuito con atto pubblico la corresponsione di una somma annua forfettaria. Non siamo affatto allacciati alla rete idrica comunale, servendoci da pozzi realizzati nella nostra proprietà. Il Comune di Rossano incassa soltanto le somme dovute per la depurazione.
Infine è stato confermato che non vi è alcuna sentenza da eseguire da parte di nessuno rispetto al regolare cambio di destinazione del Villaggio Afrodite, anch’esso chiamato in causa nel polverone di questi giorni. La sentenza del Consiglio di Stato alla quale si è fatto riferimento è conseguente, infatti, ad una nostra azione giudiziaria intrapresa per far dichiarare l’annullamento di un provvedimento comunale che contestava la nostra richiesta di cambio di destinazione avanzata nel 2009. Destinazione d’uso che, infine, abbiamo potuto realizzare, ancora una volta in modo del tutto regolare e trasparente, sulla base della normativa vigente. Non c’era e non c’è nulla da eseguire.
Questi i fatti, a noi già chiari ma emersi e ribaditi in tutta la loro trasparenza anche nella riunione sindacati-Comune dei giorni scorsi.
Resta l’amarezza per esser stati, per qualche giorno oggetto e bersaglio di una campagna mediatica denigratoria che non aveva e non ha nulla di fondato. Certe gravi affermazioni, rispetto alle quali abbiamo già dato mandato ai nostri legali, hanno purtroppo leso la storia e l’immagine di una realtà imprenditoriale che, esattamente al contrario di quanto è stato assurdamente scritto da qualcuno e riportato sui media, ha introdotto ed innovato l’investimento e la progettazione turistici in questo territorio, oltre 20 anni fa.