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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Fassino vince le primarie di Torino

Fassino vince le primarie di Torino

A Torino affluenza record, con 53 mila elettori

Fassino vince le primarie di Torino

A Torino affluenza record, con 53 mila elettori

 

(ANSA) TORINO – Alla fine l’ultimo villaggio di Asterix del centrosinistra non ha deluso e ha scelto Piero Fassino come candidato alla successione di Sergio Chiamparino a Torino. Fassino ha ottenuto 29.297 voti (55,28%).   Seguono Davide Gariglio (14.516 voti; 27,39%), Gianguido Passoni (6.585 voti; 12,42%); Michele Curto (2.199 voti; 4,15%) e Silvio Viale (405 voti; 0,76%). Secondo i dati definitivi del Centro Operativo delle  stesse primarie, i votanti sono stati 53.185 (con un leggero aumento rispetto ai 52.922 comunicati subito la chiusura dei seggi), un record. Le schede nulle sono state 120 (0,22%); quelle bianche 63 (0,12%). Lo sfidante che durante la campagna elettorale era riuscito a far tremare l’establishment del partito, Gariglio, esponente dell’area cattolica del Pd, ha già chiamato il trionfatore riconoscendogli la vittoria. Il partito può ora  tirare un sospiro di sollievo, la storica roccaforte del centrosinistra nel Nord, pur accerchiata in un Piemonte a guida leghista, ha dimostrato di avere ancora l’orgoglio della partecipazione e dell’appartenenza politica.    “Attorno a Piero Fassino, che ha ottenuto un risultato di straordinaria ampiezza – ha commentato soddisfatto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani – si raccoglieranno ora tutte le forze del Pd e del    centrosinistra in vista della sfida elettorale. A Torino è stata una straordinaria giornata di partecipazione politica. Ne vengono un segnale per tutto il Paese e un grande incoraggiamento per noi”. Per Fassino si tratta di “un risultato di straordinario valore”. Parlando nella sede del suo comitato elettorale, il vincitore delle primarie torinesi ha sottolineato come 53 mila partecipanti alla consultazione sia “una cifra   raggiunta solo in occasione delle primarie di Prodi”. “Questo dimostra – ha osservato – che quando i cittadini hanno la certezza che il loro voto conta, ci sono. E in un tempo in cui il rapporto tra cittadini e politica è  spesso critico questo risultato fa bene”. “Da domani – ha commentato Gariglio – lavoreremo tutti insieme per far vincere il centrosinistra. E’ stata una partita giocata fino in fondo. Da noi èarrivata una proposta politica coraggiosa in cui si è riconosciuto un terzo  degli elettori democratici”. A differenza di quanto avvenuto in altre città, a Torino i candidati del Pd hanno fatto il pieno, con l’80% dei voti, e un segnale che rilancia le primarie e la vitalità del Pd anche a livello  nazionale. Il sindaco uscente Sergio Chiamparino, grande sostenitore della scelta di candidare Fassino (tanto da avere a suo tempo fermato l’ascesa del rettore del Politecnico Francesco Profumo), ha rimarcato che il processo che porterà alla sua successione “inizia nel migliore dei modi. La vittoria di Fassino – ha sottolineato Chiamparino – lascia ben sperare per la scadenza di maggio. Senza sottovalutazioni, la città potrà avere una solida   guida di centrosinistra capace di portare avanti il lavoro fatto in questi dieci anni”. Il clima di euforia fra i sostenitori di Fassino è palpabile. Un lunghissimo e fragoroso applauso, forse anche liberatorio dopo giorni di  tensioni e apprensione, ha accolto il vincitore e i primi dati da cui è stato evidente che Torino non ha giocato brutti scherzi al centrosinistra. All’alternativa pensa invece il fronte del Centrodestra, che domani si riunirà per cominciare a scegliere il xcandidato da contrapporre a Fassino. “Gariglio e Fassino – dice Enzo Ghigo, coordinatore regionale del Pdl – sono le due facce della stessa medaglia. La vera alternativa è il centrodestra”. Gli fa eco il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, segretario della Lega Nord Piemonte, convinto che “con un buon candidato e una buona campagna elettorale si possa portare avanti con successo un progetto di cambiamento”.

redazione@approdonews.it