Falsi esami all’università di Catanzaro: 80 rinvii a giudizio e 5 riti abbreviati
Gen 25, 2013 - redazione
Patteggiano in 12, respinta la richiesta dell’addetto alla segreteria Francesco Marcello, principale indagato nell’inchiesta per la compravendita, che sarà quindi processato insieme alle altre persone coinvolte dalle indagini
Falsi esami all’università di Catanzaro: 80 rinvii a giudizio e 5 riti abbreviati
Patteggiano in 12, respinta la richiesta dell’addetto alla segreteria Francesco Marcello, principale indagato nell’inchiesta per la compravendita, che sarà quindi processato insieme alle altre persone coinvolte dalle indagini
CATANZARO – Il gup di Catanzaro Livio Sabatini ha rinviato a giudizio 80 persone, tra le quali due docenti e tre impiegati, coinvolti nell’inchiesta sui falsi esami alla facoltà di giurisprudenza dell’Università di Catanzaro. Il gup ha anche accolto 12 richieste di patteggiamento e cinque di rito abbreviato, che si svolgeranno a marzo. Il processo con rito ordinario inizierà il 12 aprile davanti ai giudici del tribunale. Nel corso dell’udienza il giudice ha rigettato, non ritenendola congrua, la richiesta di patteggiamento di un impiegato dell’Università, Francesco Marcello, dal cui arresto, nel novembre 2007, ha preso il via l’inchiesta. I legali di Marcello avevano concordato con il pm una pena a 4 anni e mezzo di reclusione, un anno e mezzo per questa vicenda da aggiungere, in continuazione, ai tre anni patteggiati nell’ambito di un’altra inchiesta che lo vedeva imputato in un altro procedimento relativo alla falsificazione dei libretti universitari di alcuni studenti. Marcello è stato quindi rinviato a giudizio con rito ordinario. Ai 97 imputati vengono contestati, a vario titolo, i reati di corruzione, falso materiale e ideologico in atti pubblici. A quattro, inoltre, viene contestato anche il reato di associazione per delinquere. Secondo l’accusa, i dipendenti dell’ateneo, in cambio di denaro, avrebbero falsificato i libretti universitari facendo risultare che gli studenti avevano superato gli esami. Nel corso delle indagini gli inquirenti hanno sequestrato numerose lauree conseguite dagli indagati. Nel corso dell’udienza preliminare si è costituita parte civile l’Università di Catanzaro.