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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Ex Omeca, convocato il Consiglio provinciale aperto

Domani, alle 15.30, assise all’aperto sul Piazzale Maestri del Lavoro (ex Omeca) di Reggio Calabria per manifestare a fianco dei lavoratori e delle loro famiglie

Ex Omeca, convocato il Consiglio provinciale aperto

Domani, alle 15.30, assise all’aperto sul Piazzale Maestri del Lavoro (ex Omeca) di Reggio Calabria per manifestare a fianco dei lavoratori e delle loro famiglie

 

 

“Reggio non può e non deve arrendersi alle logiche imprenditoriali che vogliono segnare, per speculazioni o altro, la fine di uno stabilimento attivo e all’avanguardia come quello di Torre Lupo” – ad affermarlo è il Presidente del Consiglio Provinciale di Reggio Calabria Antonio Eroi che per il 25 ottobre ha convocato il Consiglio Provinciale nel piazzale dell’Ex Omeca per manifestare a fianco dei lavoratori e delle loro famiglie – ad oggi lo stabilimento dà lavoro a circa 600 persone. “Sarà un Consiglio Provinciale aperto a chiunque voglia partecipare – ha continuato Eroi – ho voluto convocarlo nel Piazzale Maestri del Lavoro proprio per sensibilizzare l’attenzione pubblica reggina, calabrese e nazionale su un problema non di poco conto, perché mettere in strada 600 lavoratori, non considerando l’indotto che genera lo stabilimento che vedrebbe sciogliersi tutte le commesse con conseguenze indirette per i lavoratori delle imprese locali, in una città come Reggio Calabria significa, tra l’altro, decretarne la morte dello stato sociale. Per di più se a decidere il futuro delle persone sono soltanto interessi economici questo rende ancor più grave la situazione. Per questo motivo ho invitato a partecipare ai lavori del Consiglio, oltre i sindacati, anche tutti i Deputati calabresi di Camera e Senato, il Governatore Scopelliti e tutti i Consiglieri Regionali. Il tema è delicatissimo – si legge in conclusione della nota di Eroi – soprattutto in questo periodo di crisi profonda che sta vivendo tutta Europa perchè si affievoliscono sempre di più le prospettive del futuro lavorativo dei nostri giovani e, in un tessuto produttivo fragile e sconquassato qual è quello calabrese, con una debolezza industriale atavica, certamente non ci possiamo permettere di perdere un tassello importante per la nostra Città. Sono convinto che il problema alla base sia da ricercarsi nella mancanza di investimenti importanti senza speculazioni e anche se i vertici del gruppo, ai quali siamo comunque vicini considerando le difficoltà legate al periodo di crisi, hanno rassicurato tutti scongiurando qualsiasi ipotesi di chiusura o ridimensionamento della struttura c’è bisogno di non abbassare mai la guardia e le Istituzioni, con i loro rappresentanti, servono proprio a questo”.