banner bcc calabria

Ex consigliere Psi di Lamezia condannato a 8 anni per mafia. Tra le accuse anche 3 estorsioni

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Giovanni Governa è stato condannato con il rito abbreviato per associazione mafiosa (416 bis) come semplice partecipe e non come capo promotore così come sosteneva l’accusa. E’ stato assolto per altri 25 capi d’accusa fra cui il concorso in due omicidi. Il suo nome era finito nella relazione per lo scioglimento del Comune nel 1991

Ex consigliere Psi di Lamezia condannato a 8 anni per mafia. Tra le accuse anche 3 estorsioni

Giovanni Governa è stato condannato con il rito abbreviato per associazione mafiosa (416 bis) come semplice partecipe e non come capo promotore così come sosteneva l’accusa. E’ stato assolto per altri 25 capi d’accusa fra cui il concorso in due omicidi. Il suo nome era finito nella relazione per lo scioglimento del Comune nel 1991

 

CATANZARO, 26 GIU – Otto anni di reclusione: questa la condanna inflitta stasera dal gup di Catanzaro Livio Sabatini all’ex consigliere comunale di Lamezia Terme in carica nel 1991 Giovanni Governa. Il gup lo ha condannato per tre episodi estorsivi con l’aggravante delle modalità mafiose e riqualificando l’accusa di associazione mafiosa da promotore a semplice partecipe. Governa è stato invece assolto da altri 25 capi di imputazione tra cui concorso in omicidio ed estorsioni. Governa era stato arrestato negli anni Novanta nel corso dell’operazione “Primi passi” condotta contro i clan del Lametino. La sua posizione fu stralciata in quanto era stato giudicato incapace di stare in giudizio. In un secondo momento, é stato stabilito che poteva affrontare il processo ed è stato rinviato a giudizio. Il pm Elio Romano aveva chiesto la condanna a 16 anni di reclusione. I difensori, gli avvocati Leopoldo Marchese ed Armando Veneto, nelle loro arringhe, hanno parlato della capacità di intendere e di volere di Governa, anche a fronte delle precedenti perizie psichiatriche che lo avevano ritenuto incapace di stare in giudizio. I difensori, nel corso di una delle udienze svoltesi davanti al Gup, avevano fatto presente che in Corte d’assise, dove Governa è imputato nel processo per l’omicidio di Antonio Perri, era in corso una perizia sulla sua capacità di stare in giudizio. Da qui la richiesta di attenderne l’esito o, per lo meno, di disporne un’altra. Richieste che sono state rigettate dal gup che ha disposto la prosecuzione del dibattimento con la requisitoria del pm.