Il ruolo dell’Unione Europea nella gestione geostrategica dell’area mediterranea sarà virtuoso? Sapranno categorie economiche e governo realizzare un piano di intervento per l’internazionalizzazione sistematica delle Pmi italiane? Quali le opportunità per il Meridione italiano davanti al futuro di un’area della quale è il baricentro? A questi e ad altri quesiti intende dare risposta il convegno:
“Politica euromediterranea per il XXI secolo: una nuova visione geostrategica per un rilancio che riparta dal Sud”, che si svolgerà a Roma il 6 novembre 2015 alle ore 16,00, presso la Società Geografica Italiana, Palazzetto Mattei – Villa Celimontana, via della Navicella 12”.
La gestione dell’area dell’euromediterraneo da un punto di vista politico, sociale e imprenditoriale avrà impatto su diverse dimensioni: impresa, economia, cultura, ambiente, salute. Può rappresentare la chiave per ridisegnare un nuovo ruolo geopolitico non soltanto dell’Italia ma dell’intera Europa rispetto al resto del mondo, dando quello slancio che l’Ue sembra aver perduto negli anni difficili della crisi.
Interverranno, tra gli altri, il sottosegretario all’economia e allo sviluppo economico, On. Enrico Zanetti, l’ambasciatore ucraino Yevhen Perelihyn, il responsabile dell’Ambasciata Usa in Italia per Operazioni e Sicurezza, ten. Co. Robert Ruffolo, il Presidente della CNA nazionale – produzione, dr. Gaetano Bergami coordinati dal giornalista Donato Speroni e da Stefania Schipani, presidente del Centro Studi Rifarel’Europa che ha organizzato l’incontro in collaborazione con la rivista di geostrategia Atlantis.