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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Energopoli, la Finanza accerta danno erariale. 13 milioni di euro di finanziamenti mai spesi

Secondo la Finanza il danno erariale sarebbe quantificabile in almeno 13 mln di euro relativi all’indebita percezione di fondi per la industrializzazione dell’area di Scandale nel Crotonese

Energopoli, la Finanza accerta danno erariale. 13 milioni di euro di finanziamenti mai spesi

Secondo la Finanza che hachiuso l’indagine Energopoli, il danno erariale sarebbe quantificabile in almeno 13 milioni di euro relativi all’indebita percezione di fondi per la industrializzazione dell’area di Scandale nel Crotonese. Nell’occhio del ciclone l’amministratore della società Eurosviluppo Industriale

 

CROTONE – I militari del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Crotone hanno segnalato alla Procura regionale della Corte dei Conti di Catanzaro un danno erariale di 13 milioni di euro, conseguente all’indebita percezione di finanziamenti a carico del bilancio nazionale e della Regione Calabria. Si tratta dell’atto conclusivo dell’attività investigativa compiuta dalle Fiamme gialle nell’ambito della operazione ‘Energopoli’, che ha riguardato la mancata realizzazione dell’accordo di programma stipulato tra il Ministero delle Attività produttive (oggi Ministero per lo Sviluppo Economico) ed il consorzio Eurosviluppo per la realizzazione di un “piano di insediamento industriale in filiera energetica” nel comune di Scandale.
L’accordo di programma prevedeva la realizzazione di investimenti di carattere industriale con una spesa di circa 134 milioni di euro, a fronte dei quali il finanziamento pubblico previsto a carico dello Stato e della Regione ammontava a 72,3 milioni di euro complessivi. Grazie a questa iniziativa si sarebbero dovuti creare almeno 240 nuovi posti di lavoro impegnando numerose maestranze nella costruzione delle opere strutturali. Gli approfondimenti operativi dei finanzieri hanno fatto emergere una realtà diversa, ossia la mancata realizzazione dell’investimento, dovuta oltre che a ritardi e delocalizzazioni di alcune iniziative, anche e soprattutto alle condotte fraudolente poste in essere dall’amministratore della società Eurosviluppo Industriale, secondo gli investigatori ideatore e promotore di un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe e reati fallimentari.