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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Emergenza sanità: appello al presidente della Repubblica da parte di 66 sindaci del cosentino

Emergenza sanità: appello al presidente della Repubblica da parte di 66 sindaci del cosentino

Promotore dell’iniziativa il sindaco di Acquaformosa Giovanni Manoccio. Ecco la lettera inviata a Napolitano

Emergenza sanità: appello al presidente della Repubblica da parte di 66 sindaci del cosentino

Promotore dell’iniziativa il sindaco di Acquaformosa Giovanni Manoccio. Ecco la lettera inviata a Napolitano

 

 

“Sono già 66 i sindaci dei comuni della provincia di Cosenza ad avere sottoscritto in un primo elenco la lettera aperta da inviare al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con cui si vuole richiamare la sua attenzione sulla gravissima emergenza sanitaria venutasi a determinare nel corso di questi anni nella nostra regione e, soprattutto, in provincia di Cosenza”.

A renderlo noto è il sindaco di Acquaformosa, Giovanni Manoccio, promotore dell’iniziativa.

“Al presidente della Repubblica – spiega Manoccio – abbiamo esternato nella missiva le nostre forti preoccupazioni sullo stato comatoso in cui versa la sanità in Calabria e nella nostra provincia dove, attualmente, c’è il rischio che non siano garantiti nemmeno i livelli essenziali di assistenza, mentre aumentano i decessi nei pochi ospedali ancora rimasti e cresce il numero dei cittadini costretti ad emigrare in altre regioni per fruire di prestazioni sanitarie adeguate.

Siamo al collasso completo! La gestione della sanità calabrese del Commissario Scopelliti in questi tre anni ha prodotto soltanto fallimenti. Bisogna prenderne atto e Scopelliti se ne deve andare. Non si è mai visto che un incarico risultato assolutamente fallimentare in tutto e per tutto possa essere riconfermato e addirittura prorogato”.

“Nella lettera (di cui di seguito riportiamo il testo integrale con le prime 66 firme in calce dei sindaci della provincia di Cosenza) –conclude il sindaco di Acquaformosa- abbiamo chiesto al presidente Napolitano il suo intervento autorevole affinchè cessi definitivamente la gestione commissariale di Scopelliti (il cui incarico è già scaduto il 31 dicembre scorso) e venga tempestivamente incaricata, per la gestione del Piano di Rientro dal disavanzo sanitario, una personalità altamente competente, capace di correggere e superare i ritardi e le criticità persistenti che stanno mettendo a serio rischio i livelli essenziali di assistenza, la continuità assistenziale e il diritto alla salute e alla cura dei nostri concittadini”.

TESTO DELLA LETTERA DA INVIARE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO E SOTTOSCRITTA DA CIRCA 66 SINDACI DELLA PROVINCIA DI COSENZA

AL PRESIDENTE

DELLA REPUBBLICA ITALIANA

ON. GIORGIO NAPOLITANO

ROMA

Illustrissimo Presidente,

abbiamo deciso di rivolgerci a Lei per richiamare la Sua attenzione e chiedere il Suo autorevole intervento sulla gravissima situazione che si è venuta a determinare in Calabria e, in particolare, in provincia di Cosenza, nel settore della sanità.

Dopo tre anni di gestione di questo delicatissimo settore, l’on. Giuseppe Scopelliti, il cui incarico commissariale è scaduto il 31.12.2012, ha fallito tutti gli obiettivi previsti dal Piano di Rientro dal debito sanitario.

Per effetto di ciò, nel corso dell’ultima riunione svoltasi il 7 novembre scorso, il “Tavolo Massicci”, facendo riferimento alle numerose criticità in essere e ai ritardi registratisi nella realizzazione degli interventi previsti, ha chiesto alla struttura commissariale di redigere e adottare un nuovo programma operativo per gli anni 2013/2015 e, in attesa che la Regione si attivi con efficacia e tempestività per risolvere tutte le criticità evidenziate, ha predisposto il blocco dell’erogazione di oltre 500 milioni di euro dei FAS destinati alla Calabria.

La gestione unilaterale, ragionieristica e superficiale attuata da parte dell’attuale Commissario per l’attuazione del Piano di Rientro ha creato, dunque, una gravissima emergenza sanitaria, mettendo a rischio i livelli essenziali di assistenza (LEA) e la stessa continuità assistenziale.

In provincia di Cosenza, in particolare, nel corso di questi anni sono stati disattivati i presidi ospedalieri di San Marco Argentano, Mormanno, Lungro, Trebisacce, Cariati e Praia a Mare e la loro trasformazione contestuale, così come previsto nel Piano, in CAPT (Centri di Assistenza Primaria Territoriale) non è ancora avvenuta, mentre sono stati depotenziati i presidi ospedalieri di Acri e San Giovanni in Fiore, due importanti centri montani distanti dalla città-capoluogo e mal collegati con la stessa per via della conformità prevalentemente montuosa del territorio attraversato e, soprattutto d’inverno, per effetto delle difficili condizioni climatiche che generano neve e ghiaccio.

I tre ospedali “SPOKE” di Rossano-Corigliano, Castrovillari e Paola-Cetraro avrebbero dovuto avere, secondo quanto previsto dai decreti 103, 104 e 105 del 5 luglio 2012 emanati dal Commissario, una dotazione complessiva di 733 posti-letto per acuti.

Ad oggi, invece, ne sono stati attivati solo 400 (quasi la metà) e molti reparti previsti non possono essere ancora attivati, mentre si allungano le liste di attesa e permane e si aggrava la forte carenza di medici, infermieri, operatori socio-sanitari e tecnici.

La strumentazione sanitaria, inoltre, risulta del tutto insufficiente e, in gran parte dei casi, è tecnologicamente superata e obsoleta, soprattutto per quanto riguarda esami diagnostici delicatissimi come TAC, Risonanza Magnetica, Angiografia ed Ecografia.

L’ospedale “HUB” di Cosenza, anzicchè essere potenziato per raggiungere gli standard sanitari necessari ed erogare ai cittadini dell’intera provincia i servizi ospedalieri di alta specializzazione previsti per questi presidi, continua a subire un progressivo e assurdo processo di depauperamento e, attualmente, non è assolutamente in grado di rispondere alla crescente domanda di prestazioni sanitarie che su di esso si riversa dall’intero territorio provinciale.

La stessa gestione del personale è giunta ai limiti della ingovernabilità: mancano in organico complessivamente 943 unità operative tra dirigenti medici, personale infermieristico, personale tecnico di laboratorio, operatori socio-sanitari e anche le valide professionalità che operano nel presidio sono continuamente esposte a rischio e a ritmi disumani.

Anche noi siamo stati, siamo e continueremo ad essere consapevoli della necessità dell’attuazione di un Piano di Rientro che elimini gli sprechi e le ruberie che hanno determinato l’enorme massa debitoria venutasi a creare negli anni passati nella gestione della sanità pubblica regionale e che riorganizzi un sistema sanitario veramente virtuoso.

Siamo altresì convinti, però, che tutto ciò non si crea attraverso una gestione meramente ragionieristica del Piano, attuando solo tagli e chiusure di ospedali e reparti.

Più volte, nel corso dei mesi scorsi, le popolazioni cosentine sono scese in piazza per protestare contro un’attuazione del Piano di Rientro assolutamente incapace di raggiungere gli obiettivi previsti dallo stesso e garantire, così come previsto dall’articolo 32 della Costituzione italiana, il diritto alla salute dei cittadini cosentini e calabresi.

Ci rivolgiamo, pertanto, a Lei, pregiatissimo Presidente, perché possa essere scongiurato per tempo il pericolo dell’insorgenza di una vera e propria emergenza sanitaria nella nostra regione.

Il diritto alla salute è un diritto costituzionale per tutti i cittadini italiani e, come tale, deve essere garantito e difeso.

Il Commissario Scopelliti, che dopo tre anni anni non ha raggiunto gli obiettivi previsti dal Piano di Rientro, non può continuare a rimanere nel suo incarico di Commissario della sanità calabrese.

In qualità di Sindaci e, quindi, come rappresentanti dello Stato eletti direttamente dai cittadini, Le chiediamo di raccogliere il nostro preoccupato grido d’allarme e di adoperarsi affinchè sia incaricata, per la gestione del Piano di Rientro dal disavanzo sanitario, una personalità altamente competente, capace di correggere e superare tempestivamente i ritardi e le criticità persistenti che stanno mettendo a serio rischio i livelli essenziali di assistenza, la continuità assistenziale e il diritto alla salute e alla cura dei nostri concittadini.

In attesa di un positivo cenno di riscontro, La salutiamo cordialmente.

I Sindaci

Vittorio Cavalcanti – Rende

Domenico Lo Polito-Castrovillari

Ernesto Magorno –Diamante

Francesco Mundo –Trebisacce

Giuseppe Aieta –Cetraro

Giuseppe Rizzo –Cerzeto

Pasquale Basile –Scalea

Maria Paola Candia -Orsomarso

Luigi Stasi –Longobucco

Luigi Corrado –Celico

Bice Valente – Spezzano Piccolo

Maurizio Biase –Lappano

Vincenzo Tamburi –San Basile

Felice D’Alessandro –Rovito

Stanislao Martire –Pedace

Ippolito Morrone – Trenta

Giovanni Mannoccio –Acquaformosa

Vittorio Blois –Civita

Ercole Conti –Falconara Albanese

Franco Pellicanò –Frascineto

Raffaele Rizzuti –Colosimi

Antonio Scaglione –Tarsia

Silvano Sacchetta –Piane Crati

Luigi De Vincenti –Bocchigliero

Luciano Ciardullo –Domanico

Giuseppino Santoianni –Lungro

Tiziano Gigli –Spezzano della Sila

Roberto Rizzuti –Villapiana

Pino Gallo –Rogliano

Raffaele Pirillo –Mangone

Francesco D’Urso –Roseto Capo Spulico

Tonino Santagata –Castroregio

Francesco Di Leone –Morano Calabro

Franco Tonnara –Amantea

Franco Iacucci –Aiello Calabro

Pino Vigliaturo –Carpanzano

Salvatore Iazzolino –Casole Bruzio

Giovanni Saverio Capua –Acquappesa

Giuseppe Greco –Buonvicino

Pasquale Manfredi –Campana

Giovanni Notarianne –Grimaldi

Filippo Giovanni Sero –Cariati

Giovanni Ceglie –Aieta

Antonio Praticò –Praia a Mare

Pasquale Lamboglia –Tortora

Leo Franco Rizzuti –Serra Pedace

Giuseppe Aulicino –Santa Maria del Cedro

Alberto Cosentino –Canna

Vincenzo Di Marco –San Sosti

Gerardo Aiello –Crosìa

Stefano Leone –Rose

Luciano Pugliese –Pietrapaola

Mario Caferro –Cellara

Gianfranco Ramundo –Fuscaldo

Roberto La Valle –Santa Caterina Albanese

Francesco Trebisacce –Nocara

Francesco Lamanna –Montegiordano

Vincenzo Gaudio –Alessandria del Carretto

Francesco Colotta –Oriolo

Francesco Tursi –Plataci

Salvatore Aurelio –Albidona

Giovanni Cosenza – Laino Castello

Guglielmo Armentano – Mormanno

Luciano Maranghello – San Lorenzo del Vallo

Antonio Cersosimo – San Lorenzo Bellizzi

Luca Branda Sant’agata d’Esaro