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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 19 MAGGIO 2024

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Emergenza incendi, de Magistris duro contro Spirlì, “ha prodotto un’emergenza nazionale” "La responsabilità di non aver pianificato nella Regione Calabria un’adeguata ed immediata risposta a ciò che era prevedibile è sotto gli occhi di tutti, ulteriore dimostrazione che la sospensione della democrazia con un presidente che non c’è non eletto dal popolo"

Emergenza incendi, de Magistris duro contro Spirlì, “ha prodotto un’emergenza nazionale” "La responsabilità di non aver pianificato nella Regione Calabria un’adeguata ed immediata risposta a ciò che era prevedibile è sotto gli occhi di tutti, ulteriore dimostrazione che la sospensione della democrazia con un presidente che non c’è non eletto dal popolo"

In #Calabria interi territori di montagne, boschi, foreste, campagne, sono stati per giorni e giorni lasciati soli con il fuoco che avanzava inesorabilmente provocando morti e danni ambientali devastanti. Sono stati abbandonati Sindaci, cittadini, agricoltori, allevatori.
La responsabilità di non aver pianificato nella Regione Calabria un’adeguata ed immediata risposta a ciò che era prevedibile è sotto gli occhi di tutti, ulteriore dimostrazione che la sospensione della democrazia con un presidente che non c’è non eletto dal popolo da circa un anno sta producendo una vera e propria emergenza nazionale.
In Calabria in questo periodo manca l’acqua in molti comuni e zone agricole, manca in molte zone la raccolta dei rifiuti, la depurazione in molti luoghi è totalmente inadeguata ed il mare è quindi inquinato, per non parlare del disastro sanitario che provoca feriti e morti. Sentire parlare oggi il Governo solo di ristori per i danni non più recuperabili per gli incendi non è sufficiente, per i danni in Aspromonte e non solo è come risarcire in moneta per l’incendio di un Picasso o di un Van Gogh. La foresta l’hai persa e non l’avrai più. Sono giorni che le montagne bruciano, siamo stanchi di politici che non hanno la capacità di investire in prevenzione, tutela, manutenzione e valorizzazione, ma che agiscono solo nell’emergenza alimentando proprio il profitto criminale che ruota attorno alle emergenze.
Cambiare si può, in tutto, ma basta non affidare cura e medicina a chi sta distruggendo il nostro presente e il nostro futuro.