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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Emergenza in Yemen. Oltre 50 morti a Sanaa

Emergenza in Yemen. Oltre 50 morti a Sanaa

Continua a salire il bilancio della strage compiuta ieri da cecchini. Scontri in Siria, 4 vittime

Emergenza in Yemen. Oltre 50 morti a Sanaa

Continua a salire il bilancio della strage compiuta ieri da cecchini. Scontri in Siria, 4 vittime

 

(ANSA) SANAA – E’ salito a 52 morti e 127 feriti il bilancio della strage compiuta ieri da cecchini appostati sui tetti contro i manifestanti dell’opposizione nella capitale dello Yemen, Sanaa. La protesta nello Yemen si e’ trasformata in un inferno anche nella capitale: decine di manifestanti dell’opposizione sono stati massacrati a Sanaa da non meglio identificati ”cecchini” appostati sui tetti. Poco dopo e’ stato dichiarato lo stato d’emergenza. E’ finita cosi’ la grande protesta, migliaia di persone scese in piazza per quello che doveva essere il ”Venerdi’ dell’avvertimento” convocato dall’opposizione, che da mesi chiede la fine del regime del presidente Ali Abdullah Saleh, al potere da 32 anni. Un bagno di sangue che ha suscitato lo sdegno di molte cancellerie occidentali, a cominciare dal presidente Usa, Barack Obama, che e’ intervenuto rivolgendo allo stretto alleato yemenita la sua ”ferma condanna”. Il regime ha fatto di tutto per mostrarsi estraneo alla strage, e il presidente Saleh, dopo aver decretato lo stato d’emergenza, ha espresso ”rincrescimento” per i morti – 25, secondo il bilancio ufficiale del ministero degli interni – che ha definito ”martiri della democrazia” ed ha annunciato l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulle circostanze delle uccisioni ”in tutte le citta’ yemenite”. Il presidente ha assicurato quindi che ”la polizia non era presente e non ha percio’ sparato. C’erano elementi armati”, ha aggiunto. I testimoni riferiscono che stamani sulla piazza dell’ Universita’ di Sanaa, divenuta ormai la sede di un sit-in permanente dell’opposizione dallo scorso 21 febbraio contro il regime, i manifestanti che si erano radunati sono stati bersagliati dall’alto da ”cecchini” appostati sui tetti degli edifici circostanti. ”La maggior parte dei feriti sono stati colpiti da proiettili alla testa, al collo o al petto”, dice un medico, mentre su Facebook circolavano foto, diffuse dagli oppositori, che mostrano giovani colpiti al volto e alla testa dalle pallottole. I manifestanti hanno combattuto con i cecchini, hanno ripetutamente tentato di penetrare negli edifici dove questi si asserragliavano, riuscendo – dice un giornalista dell’Afp – a catturarne sei. Uno dei cecchini e’ precipitato da un tetto, non e’ chiaro se gettato dai manifestanti inferociti o caduto nel tentativo di scappare. Ma anche la polizia, secondo il racconto dei testimoni che smentirebbero il presidente, era presente ed ha lanciato granate lacrimogene contro i manifestanti, usando anche proiettili veri. Dall’Occidente oggi e’ piovuta su Sanaa una grandinata di critiche: ”Condanno nel modo piu’ deciso le violenze avvenute oggi nello Yemen”, ha detto Obama, che ha esortato il presidente Saleh a ”mantenere la sua promessa di autorizzare le manifestazioni che si svolgono pacificamente”. Deplora la strage anche Parigi, mentre la responsabile della politica estera europea, Catherine Ashton, si dice ”costernata”. Anche il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha dichiarato la sua ”severa condanna” della strage di Sanaa, esortando il regime yemenita al dialogo.

redazione@approdonews.it