Emergenza Covid, la Calabria resta in “Zona Arancione”. Cosa si può fare? Secondo la Cabina di regia, quasi tutte le Regioni restano dove sono perché bisogna stare per due settimane con i dati migliori prima di spostarsi in una zona con meno limitazioni
In Italia scende sotto l’1 l’Rt medio, mentre le Regioni sono tutte in netto miglioramento. Dal monitoraggio della Cabina di regia, alcune Regioni avranno un passaggio dalla “zona gialla” a quella “arancione”, come la Sardegna. Mentre il Veneto ha dati da “zona gialla”.
Dovrebbero restare in “zona gialla” Campania, Toscana, Basilicata, Molise, Provincia di Trento (mentre appunto la Sardegna è destinata a cambiare colore).
In “zona arancione” dovrebbero essere confermate, tutte in attesa di ufficialità, anche Abruzzo, Calabria, Emilia, Friuli, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Val d’Aosta.
In stand-by la Lombardia che dalla zona rossa potrebbe trasformarsi in zona arancione per un errore di valutazione. Ma restano rosse la Provincia di Bolzano e la Sicilia.
Quasi tutte le Regioni restano dove sono perché bisogna stare per due settimane con i dati migliori prima di spostarsi in una zona con meno limitazioni.
La Cabina di regia “resta in una fase delicata e un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale. Tale tendenza a livello nazionale sottende infatti forti variazioni inter-regionali, con alcune Regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica e il relativo impatto, uniti all’elevata incidenza, impongono comunque incisive misure restrittive”.
Cosa si può fare in “Zona Arancione”?
Mobilità
Si può circolare dalle 5 alle 22 nello stesso Comune. Consentita una sola visita al giorno a casa di parenti o amici, nello stesso Comune, in massimo 2 persone più figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi. Dai Comuni fino a 5.000 abitanti, spostamenti consentiti anche entro i 30 km dai confini con divieto di andare nei capoluoghi di Provincia. Possibile spostarsi in altri Comuni per lavoro, salute o necessità o per servizi non presenti nel proprio. Vietato circolare dalle 22 alle 5, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità o salute. Rientro alla residenza, domicilio o abitazione sempre consentito
Centri commerciali
Chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Restano aperti all’interno farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie, edicole, librerie, vivai.
Scuole
Attività in presenza al 100% per scuole dell’infanzia, elementari e medie. Alle superiori didattica in presenza alternata per minimo il 50% e fino al 75% degli alunni. Università aperte/chiuse su autonoma decisione, in base all’andamento dell’epidemia. TRASPORTO LOCALE – Riempimento massimo al 50% dei mezzi, ad eccezione del trasporto scolastico dedicato.
Ristorazione
Consumazione sempre vietata all’interno di bar e ristoranti e nelle adiacenze. Dalle 5 alle 18 permesso l’asporto di cibi e bevande da tutti i locali, dalle 18 alle 22 solo dai locali con cucina. Consegna a domicilio senza limiti di orario. Vietato consumare cibi e bevande in strade o parchi dalle 18 alle 5.
Tempo libero
Chiusi musei, mostre teatri, cinema, palestre e piscine. Aperti i centri sportivi.
Gioco
Sospese le attività di sale scommesse, bingo, sale giochi e slot machine anche in bar e tabaccherie.
(GiLar)