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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Elezioni politiche, ecco i papabili candidati nella Piana Partiti ed esponenti politici sono in fibrillazione nel definire nomi e candidati da inserire nelle schede elettorali per il voto del 4 marzo

Elezioni politiche, ecco i papabili candidati nella Piana Partiti ed esponenti politici sono in fibrillazione nel definire nomi e candidati da inserire nelle schede elettorali per il voto del 4 marzo
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Il countdown delle elezioni politiche è iniziato. Partiti ed esponenti politici sono in fibrillazione nel definire nomi e candidati da inserire nelle schede elettorali per le elezioni del 4 marzo. Anche per la Piana si stanno definendo gli ultimi aggiustamenti. Con una novità rispetto alle scorse politiche del 2013, quest’anno con il sistema elettorale definito come “Rosatellum-bis” si è tornati ai collegi elettorali uninominali, diversi e più grandi rispetto al precedente “Mattarellum”. E quello definito “Calabria 7”, Camera dei Deputati, fa riferimento proprio a Gioia Tauro.

Un collegio grande che comprende non solo la Piana ma anche la Locride: da Gioia Tauro, Palmi, Taurianova, Cittanova a Locri, Siderno, Gioiosa Jonica, Roccella. Un collegio da quasi 300 mila abitanti dove pare, almeno i rumors politici paventano questo, sono tutti appannaggio di esponenti della Piana, almeno nelle principali coalizioni e partiti. È chiaro che il condizionale, in questi casi, è d’obbligo, ancora non esiste nessuna ufficialità, ma a sinistra del PD, nella coalizione di “Liberi e Uguali”, in pole position ci sarebbe il sindaco di Cinquefrondi, esponente di Sinistra Italiana, Michele Conia. Mentre quelli del Partito Democratico sarebbero pronti a schierare, per depotenziare il primo cittadino un altro ex amministratore, si fanno dei nomi ma su questa indicazione ancora non vi è certezza. Troppi i dubbi nel partito di Renzi in questa fase. Sarebbe utile per contrastare i dissidenti guidati da Piero Grasso a Cinquefrondi e zone limitrofe, ma probabilmente non avrebbe tanto “appeal” nel resto del collegio. E su questo i vertici regionali e nazionali dei dem stanno ragionando anche se i tempi oramai sono strettissimi. Magari si avvantaggerà qualche altro amministratore locale, o ex, con maggiore attrattiva, o un non politico, un imprenditore.

I giochi sono ancora aperti. Ma è sul fronte del centrodestra che si apre una sfida più interessante. Il collegio di Gioia Tauro fa gola un po’ a tutti i partiti della coalizione del Cavaliere, visto che tradizionalmente è risultato sempre vincitore dalle competizioni con un elettorato tendenzialmente conservatore. Si ricordano le tre consecutive legislature in cui l’ex deputata Angela Napoli è stata eletta nel collegio di Palmi con il cosiddetto “Mattarellum”. Qui la rigenerata fiamma di Fratelli d’Italia avrebbe imposto il suo diktat sul collegio. Sulla griglia di partenza, almeno così si vocifera insistentemente, ci sarebbe l’ex sindaco di Taurianova, appena passato con il partito della Meloni, Roy Biasi. L’ex responsabile provinciale di FI sarebbe in vantaggio rispetto ai suoi concorrenti perché ritenuto più candidato del territorio, un “animale” politico che ama il confronto-scontro “vis a vis” sui palchi e nei comizi con i suoi avversari politici, conosciuto sia nella Locride che nella Piana. Una partita che sembrerebbe chiusa a favore di FdI ma i colpi di coda sono sempre dietro l’angolo soprattutto quando c’è in ballo uno scranno a Montecitorio. Poi c’è l’imprevedibile Movimento Cinque Stelle, orientato a candidare la deputata Federica Dieni, reggina, ma che conosce molto bene le tante problematiche della Piana di Gioia Tauro, più volte intervenuta per dire la parola del movimento su questioni come il porto, la sanità locridea e pianigiana. Per il collegio uninominale del Senato, invece, è un’altra storia. (F.M.)