Ventuno i morti dell’attentato avvenuto ad Alessandria, forse ad opera di un kamikaze
Egitto, strage in chiesa Papa:difendere i cristiani
Ventuno i morti dell’attentato avvenuto ad Alessandria, forse ad opera di un kamikaze
CITTA’ DEL VATICANO – Ventuno cristiani assassinati ieri in Egitto, dopo il sangue sul Natale dei cristiani in Nigeria e dopo le bombe sui cristiani di Baghdad alla vigilia di San Silvestro. I fatti e una impressionante contabilita’ di morti sembrano dar ragione a Benedetto XVI che, primo papa a parlare in un discorso pubblico di ”cristianofobia”, ha intensificato i propri appelli per la tutela delle minoranze cristiane nel mondo. E anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha detto con forza ”basta persecuzioni contro i cristiani nel mondo”, in un messaggio inviato al Papa. Alessandria d’Egitto, ieri notte, una autobomba esplode all’esterno di una chiesa durante la messa, muoiono almeno 21 copti ortodossi. L’attentato arriva a meno di due mesi dalle minacce dell’ala irachena di Al Qaida che, dopo aver rivendicato il sanguinoso attentato alla cattedrale siriaco-cattolica di Baghdad del 31 ottobre, aveva minacciato la comunita’ copta egiziana. In Egitto vive la piu’ importante comunita’ cristiana del Medio oriente e una delle piu’ antiche: i copti, in maggioranza ortodossi. L’attentato, per il quale finora non c’e’ una rivendicazione, per il quale il presidente Mubarak ha parlato di ”mani straniere” e che e’ stato condannato anche dai musulmani egiziani, mette a rischio le celebrazioni del Natale secondo il calendario ortodosso, il prossimo 7 gennaio. Il Papa, ha detto il suo portavoce padre Federico Lombardi, ”e’ stato informato ed e’ profondamente colpito e addolorato da questi avvenimenti. Si vede che il disegno dell’odio non vuole dar tregua nella sua lotta omicida contro la vita delle persone e la pace. Si stanno versando fiumi di sangue innocente. E’ necessario l’impegno di tutti per opporsi efficacemente all’odio”. ”In questo momento drammatico – ha aggiunto Lombardi – diciamo la nostra vicinanza alla comunita’ copta colpita e manifestiamo il nostro intenso desiderio di pace e di sicurezza per tutto il popolo egiziano”. Benedetto XVI nella messa per il primo dell’anno celebrata nella basilica di San Pietro aveva questa mattina rinnovato il proprio ”pressante invito” a lottare contro ”soprusi, discriminazioni e intolleranza religiosa che oggi colpiscono in modo particolare i cristiani”, sollecitando i ”responsabili delle nazioni” a passare dalle ”parole” a un ”impegno concreto e costante”. All’Angelus Benedetto XVI ha inoltre denunciato come la liberta’ religiosa, una delle condizioni per la pace, sia minacciata da ”fondamentalismo” e ”laicismo”, il primo che vorrebbe imporre la fede a tutti, il secondo che vorrebbe eliminarla e confinarla nella sfera privata. Il nunzio vaticano in Egitto e’ mons. Michael Luis Fitzgerald, che ha lavorato molti anni nel dicastero vaticano per il dialogo interreligioso. ”Vorrei esprimere, a nome di tutti i cristiani e di tutti i cattolici, – ha detto – la mia solidarieta’ per questa comunita’ che ha sofferto molti morti e molti feriti”, ”dobbiamo avere fiducia nella sicurezza del Paese – ha aggiunto – anche se e’ molto difficile riuscire ad impedire questi attentati”. ”Ci aspettavamo qualcosa del genere, da tempo c’erano minacce contro i cristiani d’Egitto”, ha commentato il vescovo di Assiut-Lycopolis dei copti, mons. William Kirillos. Vastissima eco per l’attentato anche in Italia. La Farnesina, con una nota, lo ”condanna fermamente ed esprime la propria vicinanza alle famiglie delle vittime, e la sua piu’ totale solidarieta’ alle autorita” e al popolo egiziano”. L’Italia, assicura la continuera’ a farsi sentire in sedi europee e internazionali a difesa dei cristiani. Intanto Paola Binetti dell’Udc ha annunciato che gia’ 183 parlamentari italiani di diversi schieramenti hanno firmato un appello contro la cristianofobia. Al presidente della Repubblica Napolitano che nel messaggio di fine anno ha denunciato le ”cruente discriminazioni” patite dai cristiani, e’ giunto oggi, via telefono, il grazie di Benedetto XVI.