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Gli errori di Biasi che hanno portato Scionti alla vittoria

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di Robin Hood

Tra voltagabbana e dignità politica, ecco gli errori di Biasi che hanno consentito la vittoria di Scionti. Un errore strategico la sua campagna elettorale, sottovalutare Fabio Scionti e sopravvalutare Cettina Nicolosi. La campagna elettorale di Biasi, centrata sulla demolizione politica di Cettina Nicolosi, è stata l’inizio della sua fine politica.

Attacchi e insulti,  una costante  durante il primo turno della campagna elettorale. Biasi quasi irriconoscibile nell’attaccare la sua avversaria politica, come se fosse il male assoluto. Un errore pagato a caro prezzo.

Roy Biasi in questa consultazione si giocava la sua carriera politica. Diventare sindaco di Taurianova, avrebbe significato l’inizio di una nuova e brillante carriera politica all’ombra della Città Metropolitana. Scenari che si potevano allargare su scala regionale e nazionale. Con la sconfitta elettorale invece, Biasi sa benissimo di aver perso un treno che difficilmente passerà per Taurianova. A lui, tutto si può rimproverare, tranne di non essere un politico che sa tirarsi il pari e dispari.

Ecco perché la sua sconfitta può segnare l’inizio della fine politica dell’ex sindaco di Taurianova. Tra poco perderà la sua poltrona di  assessore alla Provincia, con la fine politica del suo protettore Giuseppe Raffa, l’unico in grado in questo momento, di poter garantire posti di potere nel centrodestra.

Nel centrodestra calabrese oggi fuori dal potere, ci sono un esercito di generali in attesa di collocarsi per un “posto al sole”. Biasi in questo elenco non sta nelle prime file. Con l’elezione a sindaco di Taurianova, nel marasma generale della destra calabrese invece, Biasi sarebbe entrato nel potere che conta dalla porta principale. Ma così non è stato.

Ecco spiegato l’attivismo di Biasi nel cercare di recuperare, negli ultimi mesi, rapporti personali con tantissime persone che, l’ex coordinatore di Forza Italia, aveva perso negli anni. Infatti al suo fianco c’erano  ex candidati sindaco, sindaci mancati e parenti e amici stretti di ex amministratori, che negli anni si sono distinti solo per la loro lotta contro Biasi, non sul piano politico ma esclusivamente sul piano personale.

La città di Taurianova è piena di voltagabbana oltre che di gente che manca di dignità politica.

In questi giorni, ho rivisto i comizi degli anni precedenti, per capire il grado di rabbia di alcuni politici verso altri. L’unica considerazione da fare è “no comment”.

Roy Biasi affrontava questa campagna elettorale in una posizione che, per alcuni aspetti era di forza (vedi l’assessorato alla provincia), per altri  di debolezza (la sua estromissione da coordinatore di Forza Italia, un partito quello di Berlusconi in caduta libera in Calabria e in Italia). A Taurianova, negli scorsi anni, per sostenere  i sindaci del centrodestra sono arrivati ministri e parlamentari di peso come Mastella, Gasparri, Brunetta. Oggi si è dovuto accontentare di Raffa, Caridi e Cannizzaro. Lo stesso Biasi in campagna elettorale ha rimarcato la sua distanza da Forza Italia, facendo intuire un suo avvicinamento al leader della Lega Nord Matteo Salvini.

Seguendo i suoi comizi elettorali, oltre agli attacchi alla Nicolosi, Biasi predicava una linea politica carissima al capo dei Lumbard, emarginare i migranti dal nostro territorio nazionale.

Dunque Roy Biasi, in questa consultazione elettorale ha dato il meglio di sé, ottenendo un risultato elettorale enorme, quello di mettere insieme pezzi della politica locale, impresa impensabile fino a poco tempo fa. Un capolavoro nei rapporti interpersonali. Un miracolo politico che non  gli è servito però per vincere le elezioni amministrative del comune di Taurianova.

D’altronde in politica si vince e si perde per un voto. Il voto in più è andato a Fabio Scionti, grazie ai voti del gruppo Nicolosi, andati al centrosinistra per “odio” politico nei confronti di chi li ha denigrati, in campagna elettorale.

In attesa di un nuovo miracolo, Roy Biasi oggi è fuori dalla politica che conta.