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Ebola, AssoTutela: “Si chiarisca se lo Spallanzani di Roma rispetta i protocolli”

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“Ci auguriamo di aver capito male, oppure auspichiamo che sia stato trovato
un rimedio per scongiurare eventuali contagi da Ebola. Certo non
rassicurano le notizie provenienti dall’Istituto Spallanzani, centro di
riferimento nazionale per l’assistenza ai malati e la ricerca sulla
patologia”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che
spiega: “Sembrerebbe che il gruppo di medici provenienti da paesi a
rischio, dopo aver trascorso un periodo per l’assistenza ai malati in
Africa, non sia stato sottoposto ai controlli e al monitoraggio, come
stabilito dal protocollo del Ministero della Sanità, già applicato in altri
casi con l’isolamento per 21 giorni e la misurazione della temperatura
corporea almeno due o tre volte al giorno. Ci viene riferito che i sanitari
hanno preso servizio nel nosocomio romano il giorno dopo il rientro in
Italia, mettendo a rischio personale sanitario e pazienti. Se così fosse –
minaccia il presidente – AssoTutela valuterà le azioni da porre in essere
in quanto con tale leggerezza potrebbe configurarsi un attentato alla
salute pubblica. Negli altri Paesi e nel nord Italia si applicano controlli
perfino esagerati mentre nel Lazio tutto passa sotto silenzio. Ė questa la
trasparenza? Ė così che si vuole imporre il modello di nuova sanità del
Lazio? Non ci sembra un buon inizio – chiosa Maritato – e ci auguriamo che
l’episodio costituisca soltanto un’eccezione”.