Cittanova, è scontro tra Francesco Rao e il sindaco uscente Alessandro Cannatà
Mag 21, 2014 - redazione
Si infiamma la campagna elettorale a Cittanova a pochi giorni dal voto amministrativo
di LILLY PINTO
Cittanova, è scontro tra Francesco Rao e il sindaco uscente Alessandro Cannatà
Si infiamma la campagna elettorale a pochi giorni dal voto amministrativo
di Lilly Pinto
Nell’ultimo comizio prima della chiusura della campagna elettorale, prevista per venerdì sera, per la lista “Andare Oltre Per Cittanova”, in piazza Marvasi ci sono Domenico Fonti e il suo candidato sindaco, Francesco Rao. “Restituisco al mittente – afferma Rao – tutte le offese che ci hanno travolto in questi giorni, il veleno senza proposte, la mancanza di serenità e libertà nel rispetto del lavoro che vogliono fare gli altri”. L’obiettivo è il più volte citato sindaco uscente, Alessandro Cannatà, il quale aveva sottolineato nel corso del suo ultimo comizio, appena il giorno prima, l’accanimento delle tre liste rivali contro di lui, unico obiettivo. Alla versione del primo cittadino il leader di AO, invece, obietta: “Noi non abbiamo aggredito per primi, ma siamo stati aggrediti fin da subito. La migliore campagna elettorale non la stiamo facendo noi, ma qualcuno che corre, perché davanti alle nostre idee non c’è alternativa. E lo abbiamo dimostrato”. La battaglia, ancora una volta, si concentra sull’adozione del codice etico comunale, che “Andare Oltre” ha inserito nel suo programma elettorale e che vorrebbe condiviso e applicato anche dagli avversari. Rao riparte, nel suo intervento, proprio dalla lettura del documento oggetto del contendere, declinandone, uno per uno, i punti che lo compongono e invitando gli avversari al confronto. Un confronto che, secondo il candidato sindaco, dovrebbe essere basato sulle proposte e che però, attualmente, non sembrerebbe realizzabile: “Come si può migliorare il livello – aggiunge – se la politica deve essere solo pettegolezzo?”. L’attenzione, insomma, secondo Rao, dovrebbe spostarsi sui programmi e sul suo, in particolare, nato dalla collaborazione “con una squadra fatta di 14 persone libere”, e composto da quelli che definisce pochi, semplici punti chiave. Ritorna, allora, sull’incentivazione dell’agricoltura e, in particolare, sul ricorso alle cooperative di tipo b per la gestione dei rifiuti solidi urbani, definendo tali interventi come potenziali motori di sviluppo della cittadina. Una cittadina che, secondo Rao, avrebbe compreso la necessità del cambiamento e che sarebbe pronta a emanciparsi. E a questo, in particolare, sembra puntare nel suo appello finale ai cittanovesi il capolista di AO: “Dobbiamo essere liberi – conclude – altrimenti saremo sempre schiavi di qualcuno”.