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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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E’ morto il re! Evviva il re!

Era questa frase che veniva pronunciata in Francia, ai tempi della monarchia. Editoriale di Caterina Sorbara sulle dimissioni del sindaco di Gioia Tauro Bellofiore

E’ morto il re! Evviva il re!

nofotoEra questa frase che veniva pronunciata in Francia, ai tempi della monarchia. Editoriale di Caterina Sorbara sulle dimissioni del sindaco di Gioia Tauro Bellofiore

 

  

Appena il re esalava l’ultimo respiro, i cortigiani si precipitavano subito a acclamare e ingraziarsi il successore.
Da ieri pomeriggio a Gioia Tauro, la macchina del tempo, per magia ha riportato la città nell’antica Francia.
Sul lungomare, nelle piazze e nei saloni di bellezza, non si parla altro che della “caduta” del sindaco Renato Bellofiore e dei prossimi papabili “nocchieri” della città.
I subito nostalgici, auspicano un “Bellofiore bis”.
Se così sarà, l’avv. Renato Bellofiore, dovrà stare molto attento , perchè in fondo è stato tradito proprio dalla sua maggioranza, non molto tempo dopo delle famose “idi di marzo”.
E poi è da valutare bene se i gioiesi vorranno “Fare il raddoppio”.
E’ subito pronto un gioiese doc, Nicola Zagarella alias “l’uomo per tutte le stagioni”. Ricordiamo la sua presenza in diverse amministrazioni.
A sentirlo parlare è certo della vittoria e ha già parecchi progetti per la sua nuova Gioia Tauro.
Ma i gioiesi lo appoggeranno? Proverbiale è “l’urna traditrice” che non ha rispetto nemmeno per la denominazione di origine controllata.
Aldo Alessio, il sindaco della “primavera gioiese”, attualmente ci sta regalando il suo diario dall’isola della Concordia.
Non sappiamo se i gioiesi stanno apprezzando queste memorie, nè se vorranno bagnarsi due volte nella stessa acqua.
Stando ai rumors si candiderà certo di riportare la Primavera a Gioia Tauro.
Tre i nomi papabili: rocco Sciarrone,Giuseppe Pedà, Anna Maria Stanganelli.
Giuseppe Pedà è un brillante imprenditore, Presidente del Consiglio d’amministrazione delle Ferrovie della Calabria e vicepresidente nazionale dei giovani imprenditori di Confcommercio e coordinatore nazionale del territorio della stessa categoria, potrebbe aspirare(giustamente) a ben altro.
Rocco Sciarrone, ama la città, lo si evince dalla cartellonistica (naturalmente anche dal suo impegno alla provincia) che spesso usa per comunicare ai suoi concittadini, però anche lui potrebbe aspirare a “quel di più” che giustamente gli tocca.
Gioia Tauro non ha mai avuto un sindaco donna, sarebbe ora che ci pensasse, magari con una bella lista di sole donne, una ventata rosa per la città e le rose si sa profumano!
Ma Gioia tauro è pronta ad accogliere le rose?
A questo punto, salvo “cavalli nascosti”, io proporrei un nome.
Un nome capace di impegnarsi a chiudere il termovalorizzatore perchè inquina, prendere provvedimenti drastici per il depuratore, occuparsi della questione ospedale senza se e senza ma,costruire alloggi per i nomadi dell’antica Ciambra, battere i pugni a Roma per il porto (bisogna urgentemente istituire la Zes), occuparsi della cultura a 360 gradi, contrastare la criminalità organizzata.