Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

“E’ con orgoglio che il Consiglio regionale della Calabria onora e ricorda Mino Reitano”

“E’ con orgoglio che il Consiglio regionale della Calabria onora e ricorda Mino Reitano”

Il ricordo del presidente del consiglio regionale della Calabria

“E’ con orgoglio che il Consiglio regionale della Calabria onora e ricorda Mino Reitano”

Il ricordo del presidente del consiglio regionale della Calabria

 

 

 

REGGIO CALABRIA – “E’ con orgoglio che il Consiglio regionale della Calabria onora e ricorda Mino Reitano, ‘cuore’ della Calabria, che ha saputo incrociare i nostri sentimenti più autentici: generosità, disponibilità e positività anche nei momenti più difficili della vita, amore per la sua terra tanto grande da meritarsi il titolo di ambasciatore della Calabria nel mondo. Ed è altrettanto bello che a raccogliere questa eredità sia un’altra calabrese che si sta facendo strada e che a Mino è stata legata artisticamente: la reggina Alma Manera”.

Così il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico commenta la presentazione, avvenuta nella sala “Giuditta Levato” di Palazzo Campanella, dell’ultimo album di Alma Manera dedicato al cantante di Fiumara di Muro  “Alma d’Autore”, con relativo show case.  “Oggi non è una giornata qualsiasi, perché da Mino e Alma, ovvero la storia e il futuro della nostra musica, giunge a tutti noi un messaggio forte di calabresità che si tramanda nel segno della continuità e sulla spinta della passione per il proprio lavoro e per la nostra terra – aggiunge Talarico -. A distanza di qualche anno dalla sua prematura scomparsa, Mino ci manca come calabresi e come appassionati della musica leggera. Manca il suo volto pulito e semplice a cui bastava davvero poco per toccare le corde dei sentimenti più profondi. Ad Alma va l’auspicio di una brillante carriera; l’augurio che la sua voce unica possa spalancarle sempre più le porte del successo, raggiungendo anche – proprio come ha fatto il ‘ragazzo di Fiumara’  – le tante comunità italiane all’estero”.