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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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Diga Metramo, “accuse, gratuitamente lanciate da alcuni oratori forse obnubilati dal grande caldo” E’ noto infatti che i Sindaci di Galatro e San Pietro di Caridà intrattengono un continuo e proficuo confronto con l’assessore regionale De Caprio, oltre che con i dirigenti dei dipartimenti interessati, finalizzato al superamento delle problematiche tecniche

Diga Metramo, “accuse, gratuitamente lanciate da alcuni oratori forse obnubilati dal grande caldo” E’ noto infatti che i Sindaci di Galatro e San Pietro di Caridà intrattengono un continuo e proficuo confronto con l’assessore regionale De Caprio, oltre che con i dirigenti dei dipartimenti interessati, finalizzato al superamento delle problematiche tecniche

Riceviamo e pubblichiamo

In merito a quanto riportato nella nota diffusa dagli organizzatori della manifestazione svoltasi domenica scorsa nel piazzale della Diga del Metramo e pubblicata da alcuni quotidiani, i Sindaci dei Comuni di Galatro e San Pietro di Caridà ritengono doveroso precisare quanto segue.
In primo luogo, dovrebbe far riflettere il fatto che proprio i primi cittadini dei due comuni nel cui territorio ricade l’invaso, che hanno sempre condotto in prima linea tutte le battaglie per la realizzazione e il completamento dell’importantissima infrastruttura, abbiano deciso di non partecipare all’iniziativa.
Ovviamente nessuno può credere alle accuse, gratuitamente lanciate da alcuni oratori forse obnubilati dal grande caldo, che l’assenza sia stata motivata dal disinteresse per il tema della manifestazione o da altre inconfessabili ragioni.
E’ noto infatti che i Sindaci di Galatro e San Pietro di Caridà intrattengono un continuo e proficuo confronto con l’assessore regionale De Caprio, oltre che con i dirigenti dei dipartimenti interessati, finalizzato al superamento delle problematiche tecniche che, fino ad oggi, hanno impedito la piena attuazione della convenzione sottoscritta dal Ministero delle Infrastrutture e dalla Regione Calabria per l’utilizzo dei 26,5 milioni di euro stanziati dal Piano Invasi per il completamento della galleria di derivazione e per le adduzioni dallo sbocco della galleria alle utilizzazioni intersettoriali, l’impianto di potabilizzazione di Laureana di Borrello e la centrale idroelettrica.
Quello che certamente non è stato detto nel corso degli interventi degli organizzatori e che, di conseguenza, non emerge dalla nota inviata alla stampa, è che la mancata partecipazione dei Sindaci di Galatro e San Pietro di Caridà discende dalla contraddittorietà, se non addirittura dalla ambiguità, delle proposte che si intendevano veicolare con l’iniziativa.
Fermo restando, infatti, che nessuna persona di buon senso può affermare di essere contraria al completamento delle opere necessarie al pieno sfruttamento delle acque dell’invaso, non si può – in buona fede – dichiarare di essere favorevoli alla realizzazione del progetto predisposto dal Consorzio di Bonifica del Tirreno Reggino e, allo stesso tempo, sostenere di battersi per il completamento della galleria di derivazione e delle opere di adduzione, visto che il progetto del Consorzio prevede proprio l’abbandono della galleria e delle canalizzazioni che dovrebbero garantire l’irrigazione di migliaia di ettari di terreni agricoli.
Eppure, da quanto riportato dalla stampa e da alcuni post pubblicati sui social network dagli organizzatori, nel corso della manifestazione è avvenuto proprio questo. Come si suol dire, un colpo al cerchio ed uno alla botte.
Ed ancora, non si può pensare di risolvere il drammatico problema di liquidità che ha messo in ginocchio il Consorzio di Bonifica e che costituisce la causa del mancato pagamento degli stipendi dei lavoratori, le cui rivendicazioni meritano la più convinta solidarietà ed il massimo appoggio in ogni sede, insistendo in soluzioni totalmente impraticabili e che servono solo ad alimentare vane illusioni, laddove sarebbe molto più proficuo cercare di ripristinare un clima collaborativo con la Regione alla ricerca di una sintesi che possa dare finalmente uno sbocco positivo ad una situazione che, al momento, non lascia intravedere alcuna via d’uscita.
Insomma, chi conosce approfonditamente le complesse problematiche che stanno impedendo il rispetto del cronoprogramma concordato da Ministero delle Infrastrutture e Regione Calabria per la ripartenza dei lavori ha avuto subito chiaro che la manifestazione era nient’altro che una passerella, magari utilizzabile da qualche politico per fare campagna elettorale.
Su queste basi, la presenza dei Sindaci di Galatro e San Pietro di Caridà avrebbe solo favorito il divampare delle polemiche, visto che nei loro interventi non avrebbero potuto fare a meno di segnalare le contraddizioni e le ambiguità che rendevano poco chiare la finalità della mobilitazione, con il rischio anche di accendere gli animi.
Per questo motivo, si è preferito non rovinare la scampagnata, a cui peraltro risulta abbiano partecipato pochissimi cittadini di Galatro e San Pietro di Caridà.
Detto questo, chi davvero ha a cuore le sorti della Diga riprenderà a lavorare in silenzio, senza fanfare e majorettes, cercando di risolvere – in concreto – i problemi che stanno bloccando i lavori di completamento dell’infrastruttura.
Galatro/San Pietro di Caridà, 04.07.2021

Carmelo Panetta – Sindaco di Galatro
Sergio Rosano – Sindaco di San Pietro di Caridà