Difendiamo la democrazia: appello di Italia Unica per fermare Italicum e nuovo Senato
Mar 28, 2015 - redazione
Matteo Renzi ha deciso di accelerare sull’approvazione della riforma elettorale in modo da
arrivare al voto definitivo entro aprile. Italia Unica la giudica una decisione fuorviante e
pericolosa e ha deciso di rivolgere un appello a tutti i parlamentari, alle forze sociali,
intellettuali e culturali affinché si uniscano all’iniziativa per fermare una simile deriva.
L’Italicum è una legge sbagliata, peggiore persino del famigerato Porcellum. Consegna un
potere enorme nelle mani di una minoranza senza predisporre i necessari bilanciamenti e
contrappesi. Prefigura un premierato non forte ma fortissimo che cambia le regole del gioco
politico squilibrando il meccanismo a favore di un singolo partito o, peggio, di un singolo leader.
Il tutto reso ancora peggiore dalla combinazione con la riforma del Senato. Nessuna democrazia
matura prevede o accetta sbilanciamenti così perniciosi.
Non è questo che serve all’Italia, che necessita sicuramente di riforme e revisioni anche
costituzionali in senso maggioritario ma nello spirito del bilanciamento tra i poteri e del
rafforzamento della partecipazione popolare e della rappresentanza. Elementi fondamentali che
con l’Italicum non solo non vengono salvaguardati ma risultano al contrario mortificati. Basti
pensare al mantenimento del meccanismo per i capilista che restano nominati dal capo e che di
conseguenza, salvo una piccola parte, privano i cittadini del potere di scegliere i loro
rappresentanti. Continueremo ad avere un Parlamento di nominati e non di eletti. Un sistema
assurdo che vale per la maggioranza e, paradossalmente, risulta ancor più stringente per
l’opposizione, in netto contrasto con le indicazioni date dalla Corte costituzionale.
La battaglia di Italia Unica travalica il perimetro dei partiti tradizionali e delle loro
dinamiche interne, spesso giocate all’insegna della convenienza di gruppi di pressione o di
singoli leadership. Men che mai infatti la riforma elettorale può risolversi, come accade, in
una resa dei conti interna al Pd, come invece si cerca di far passare all’opinione pubblica. Si
tratta di una distorsione inquietante che non può essere avallata. Il sistema di voto è l’essenza
stessa di una democrazia ed è patrimonio di tutti. Per questo Italia Unica si rivolge all’intero
corpo elettorale, anche e soprattutto a quelli che -ormai in numero purtroppo preponderante per
un sistema democratico- disertano le urne o votano scheda bianca. È principalmente al 50 e più
per cento di italiani che non votano per sfiducia o disillusione nella politica che ci
rivolgiamo. Per dare loro voce, per invitare così tanti milioni di concittadini a unirsi a noi in una
battaglia a difesa dei principi democratici e costituzionali. Il partito della Nazione, il partito Unico
rappresentano sbocchi rischiosi, già sperimentati in passato con risultati drammatici. Italia
Unica si batterà per realizzare anche in Italia una democrazia matura che contemperi
governabilità e partecipazione (doppio turno di coalizione), possibilità di scegliere i propri
rappresentanti in Parlamento (collegi uninominali) e per ridurre i costi della politica (una sola
Camera con non più di 400 parlamentari).