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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Diamo una mano a chi cerca di sopravvivere

Diamo una mano a chi cerca di sopravvivere

“La notizia dell’uomo, sorpreso dai carabinieri a Taurianova a vendere pane porta a porta e messo in prima pagina come un delinquente, mi addolora profondamente”

di MIRELLA MARIA MICHIENZI

Diamo una mano a chi cerca di sopravvivere

“La notizia dell’uomo, sorpreso dai carabinieri a Taurianova a vendere pane porta a porta e messo in prima pagina come un delinquente, mi addolora profondamente”

 

di Mirella Maria Michienzi

 

 

La notizia dell’uomo, sorpreso dai carabinieri a vendere pane porta a porta e messo in prima pagina come un delinquente, mi addolora profondamente. Sto scrivendo in fretta, di getto, sebbene abbia impegni improrogabili…preferisco non mangiare…non potrei…davanti ad un uomo che vendeva pane e non droga; evidentemente non ha altra forma di guadagno e tuttavia non si è dato ai furti o altra criminalità! “L’oggetto” che vendeva è qualcosa che ha del sacro: “Dacci, oggi, il nostro pane quotidiano!”, dice una preghiera  e lui evidentemente non lo aveva da portare alla propria famiglia… ed è doveroso da parte nostra aiutare questi casi.

Qualcuno di voi dirà che il mio buonismo vorrebbe fare trasgredire la legge. Può darsi, però sostengo che è facile colpire la povera gente, molto facile… invece la patrimoniale non si fa, le grandi teste non cadono, si difendono tra di loro , ci succhiano il sangue, trasgrediscono l’articolo 3 della Costituzione e con “escamotage” si autorizzano essi stessi a farlo rendendo il tutto legale. Oltre ai parlamentari c’è un sotto-bosco di ultra stipendiati  e di persone che prendono anche tre o quattro stipendi !

Il Signore di Taurianova mi ricorda altri due casi sempre avvenuti in Calabria. Ero al mare a Villapiana e un uomo fu arrestato dalla finanza, perché vendeva un po’ di pesci che aveva pescato nel mare antistante agli ombrelloni. E con la finanza non c’è stato niente che abbiamo potuto fare. Il secondo caso è un altro poveretto, mi sembra di San Luca, che anni fa il giorno dei morti si mise a vendere pochi fiori messi in un secchio…fu freddato a colpi di pistola davanti al Cimitero.

Tutti e tre cosa mai avrebbero potuto portare a casa di guadagno? Giusto pochi soldi per tirare alla giornata o, per meglio dire, per levarsi la fame!

Sto scrivendo e piango. Salvatore, Luigi, Bruno vi prego fate qualcosa. Spero che non sia arrestato per Natale …mentre le sanguisughe stanno ai Caraibi. Ci sarà qualcuno dei lettori che gli possa offrire un lavoro? Cercate di sapere anche come fare a contattare la famiglia. Io sono così sempre e non solo a Natale. Questa tendenza del mio DNA la devo alla mia amata Calabria e ne sono estremamente orgogliosa!

Grazie a tutti. MIRELLA MARIA  MICHIENZI

“Mentre parlavo vedevo gli occhi lucidi dei miei alunni, come se mi dicessero: Maestro, tu parli di Garibaldi e di Mazzini…ma a noi che importa…noi abbiamo fame!”  (Leonardo Sciascia)

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