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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Diabete: presto pancreas artificiale? Test con sistema guidato da smartphone. Si tratta di un sistema sperimentale realizzato da una start-up francese che dovrebbe trasformare la vita di coloro che sono costretti a spostarsi continuamente tra IPO e iperglicemia

Diabete: presto pancreas artificiale? Test con sistema guidato da smartphone. Si tratta di un sistema sperimentale realizzato da una start-up francese che dovrebbe trasformare la vita di coloro che sono costretti a spostarsi continuamente tra IPO e iperglicemia
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Un pancreas artificiale controllato da uno smartphone, dotato di uno speciale algoritmo
e collegato con sistema bluetooth a sensori in grado di misurare il tasso di glucosio
nel sangue che potrebbe essere commercializzato in Europa alla fine del 2017. Un
passo atteso per molto tempo dai pazienti diabetici di tipo 1, soprattutto da coloro
che hanno problemi di bilanciamento del loro tasso glicemico nonostante le iniezioni
multiple giornaliere di insulina. L’avvio è stato lento e difficile. In pratica
il tutto legato a una pompa miniaturizzata per il rilascio dell’insulina necessaria.
Si tratta di un sistema sperimentale, realizzato da una start-up francese, in corso
di valutazione all’interno di uno studio clinico internazionale in 10 centri ospedalieri
universitari del Paese d’Oltralpe, in partnership con la Federazione francese dei
diabetici. La particolarità della ricerca francese realizzata per la start-up Diabeloop,
dal 2011, dal Centro di studi Ceritd in collaborazione con Leti, istituto del Cea-Tech,
leader in micro e nanotecnologie è legata soprattutto a un progetto integrato
con la telemedicina, per il monitoraggio 24 ore su 24 da parte di équipe infermieristiche
specializzate, e al tentativo di rendere estremamente personalizzato il sistema attraverso
un algoritmo che contiene un ampio ventaglio di informazioni. Il costo dell’intero
sistema è stimato in 9 mila euro l’anno per ciascun paziente, circa il 10% in
più rispetto all’attuale costo dei trattamenti più avanzati. Dall’inizio dell’anno
uno studio internazionale, con il sostegno degli Nih americani, sta valutando in
6 centri Usa e alcuni europei, tra i quali 10 francesi l’intero sistema nella vita
reale di 240 pazienti, 24 ore su 24. Il dispositivo è stato anche testato su 15
pazienti per 3 giorni in ambiente ospedaliero, mentre altri 100 pazienti saranno
coinvolti nel 2017, prima della commercializzazione. Nel 2018, poi, uno studio comparativo
e farmaco-economico su 200 pazienti è previsto per verificare i vantaggi del sistema
rispetto ai trattamenti esistenti. Secondo Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello
dei Diritti” questo nuovo dispositivo elettronico della ‘francese Tech’ dovrebbe
fare sperare migliaia di pazienti diabetici.