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Di Pietro a Catanzaro per sostenere Scalzo

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Il leader di Italia dei valori è stato accompagnato dai quattro commissari regionali, Enzo Tromba, Emilio De Masi, Giuseppe Giordano e Mimmo Talarico

Di Pietro a Catanzaro per sostenere Scalzo

Il leader di Italia dei valori è stato accompagnato dai quattro commissari regionali, Enzo Tromba, Emilio De Masi, Giuseppe Giordano e Mimmo Talarico

 

 

“Il 25 aprile è un momento importante per non dimenticare e per ricordare quanto hanno fatto i nostri padri per ridarci democrazia, libertà e stato di diritto. Oggi più che mai il 25 aprile non può essere solo il ricordo del passato, ma deve guardare anche al futuro – ha affermato Di Pietro -. Deve essere la giornata per rilanciare la necessità di una liberazione dalle lobbies economiche e finanziarie e dalla malapolitica. Una giornata per liberare questo Paese da un sistema politico che con il passare del tempo si è strutturato per utilizzare la politica per fare interessi personali”. In mezzo a una schiera di simpatizzanti è un fiume in piena il leader dell’Idv, esordendo con la questione del rimborso elettorale: «Adesso, anche se a parole, molti segretari di partito fanno a gara per mostrarsi poco interessati ai quattrini della gente. C’è chi dice di volervi rinunciare, altri che si dichiarano pronti ad accettare una forte decurtazione. Staremo a vedere. Resta il fatto che l’Italia dei valori è stata la prima forza a denunciare quest’imbroglio ai danni dei cittadini, i quali si erano peraltro chiaramente espressi in un referendum sull’abolizione dei contributi. Soldi che, a nostro avviso, sarebbe meglio consegnare al ministro Fornero per destinarli a disoccupati ed esodati, usciti dalla porta e rientrati dalla finestra dei vari soggetti politici». Finanziamento pubblico ai partiti, limiti del governo Monti, tante le riflessioni del segretario nazionale di IdV che non risparmia anche un “pensiero stupendo” sull’operato della Giunta regionale. “L’attuale giunta regionale, la precedente o l’altra ancora. In Calabria, ma non solo, invertendo gli ordini degli addendi, la somma non cambia. Ogni volta che qualcuno va a fare politica si scopre che lo fa solo per interessi personali, tanto è vero che poi arriva sempre la magistratura. Noi vogliamo che – sostiene Di Pietro – le candidature siano controllate e certificate perché altrimenti si verifica che una persona che ha fatto il sindaco per tanti anni ed in relazione alla quale c’é una commissione d’accesso per vedere cosa ha combinato, un sottosegretario inquisito, poi li ritroviamo a governare ad un piano superiore”.

“Ritengo – ha concluso Di Pietro – che tutto questo è ingiusto perché si permette a persone di governare senza prima spiegare come hanno amministrato in precedenza”. “Scomodare una intera città non per fare il bene di Catanzaro ma per costruire la propria carriera politica si chiama furto politico – ha detto ancora soffermandosi sulla situazione politica nel capoluogo di regione – .A Catanzaro si torna alle urne dopo che l’ex sindaco del centrodestra, eletto un anno fa, ha optato per il seggio in Parlamento. In questa città – ha aggiunto – c’é la prova provata di un utilizzo strumentale delle proprie funzioni. Scomodare una città e spendere soldi facendo credere alla città di amministrare per cinque anni e poi restare in Parlamento significa sfruttare la propria posizione. In questo momento bisogna porre fine a questo intrallazzo politico”. Ma non andare a votare, ha concluso Di Pietro: “significa mandare alle urne il voto comprato, venduto, obbligato e quindi paradossalmente chi non va a votare fa gli interessi proprio di quelle persone a cui non vorrebbe dare fiducia”. Catanzaro, con quell’alleanza a sostegno di Scalzo che vede insieme Idv, Pd e Sel, diventa per Di Pietro un laboratorio politico e soprattutto l’assist per un messaggio forte a Bersani: «Noi – rimarca il leader di Italia dei valori – vogliamo rilanciare la foto di Vasto, intesa come modello culturale, politico – programmatico e di difesa delle fasce deboli. Un modello che può vincere le elezioni e che può governare bene nei prossimi cinque anni. Ho ben sentito Bersani che ha ammesso che la coalizione che sostiene il governo è anomala e provvisoria e che per le prossime elezioni non ci potrà più essere». Di Pietro conclude il suo appassionato intervento in Piazza Prefettura a Catanzaro, attorniato da tantissimi simpatizzanti e dipietristi, lanciando un attacco a Berlusconi, alla «malapolitica» e al governo Monti, «un governo iniquo che ha saputo solo aumentare le tasse in modo settario». Il Presidente a Catanzaro, per chiedere un voto per Scalzo e per la lista dell’Idv, è stato accompagnato dai quattro commissari regionali, Enzo Tromba, Emilio De Masi, Giuseppe Giordano e Mimmo Talarico, dai candidati e altri dirigenti.

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