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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Delitto Bruzzese, iniziato il processo per Rocco Versace originario di Taurianova L'uomo ex affiliato dei Crea di Rizziconi poi diventato collaboratore di giustizia, ucciso la sera di Natale. Iniziato anche il processo per i presunti esecutori materiali

Delitto Bruzzese, iniziato il processo per Rocco Versace originario di Taurianova L'uomo ex affiliato dei Crea di Rizziconi poi diventato collaboratore di giustizia, ucciso la sera di Natale. Iniziato anche il processo per i presunti esecutori materiali

Iniziato davanti al gup di Ancona il processo con rito abbreviato (quindi a porte chiuse) contro i presunti due sicari che uccisero a Pesaro la sera di Natale del 2018, Marcello Bruzzese di 51 anni. Un vero e proprio omicidio di matrice ’ndranghetista in quanto la vittima era il fratello di Girolamo Bruzzese, ex affiliato alla cosca calabrese dei Crea di Rizziconi poi diventato collaboratore di giustizia.
Lo Stato decise nel 2008 di trasferire la famiglia Bruzzese a Pesaro ma senza cambiare loro il cognome, che figurava sul campanello di casa e sulla buca delle lettere in via Bovio. E pertanto trovarli per i sicari non è stato difficile.
Sono stati venti i colpi di pistola all’indirizzo di Marcello Bruzzese mentre stava facendo marcia indietro con la macchina per entrare nel garage di via Bovio, la procura distrettuale di Ancona diretta dal procuratore Monica Garulli, ha fatto arrestare nel 2021 per poi mandarli a processo tre persone: il presunto complice dei killer, Rocco Versace, 55 anni, di Taurianova, accusato di aver aiutato a pianificare il delitto con appostamenti e pedinamenti per controllare gli spostamenti della vittima designata, il cui processo è iniziato pochi giorni fa con rito ordinario, mentre Francesco Candiloro, 43 anni, originario di Polistena, ma residente a Brescia, di professione pasticcere, e Michelangelo Tripodi, 44 anni, di Vibo Valentia, commerciante di auto, i quali hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. Per questo vengono processati ad Ancona, in camera di consiglio di fronte al gup visto che la procura distrettuale competente per questi reati di stampo mafioso si trova ad Ancona e non a Pesaro. Si è costituita parte civile la famiglia.