Delianuova, il sindaco Corigliano scrive a Muti
Il primo cittadino ha ringraziato il maestro per il suo elogio nei confronti dell’Orchestra giovanile di fiati “Spadaro” nel corso della trasmissione “Che tempo che fa”
ANGELA STRANO
Delianuova, il sindaco Corigliano scrive a Muti
Il primo cittadino ha ringraziato il maestro per il suo elogio nei confronti dell’Orchestra giovanile di fiati “Spadaro” nel corso della trasmissione “Che tempo che fa”
DELIANUOVA – Con una lettera indirizzata al Maestro Riccardo Muti, il sindaco di Delianuova, Rocco Corigliano, ha inteso ringraziare lo stesso per le parole di elogio che l’artista ha espresso nei confronti dell’Orchestra Giovanile di Fiati “N.Spadaro”nel corso della trasmissione televisiva “Che tempo che fa” di sabato 13 novembre. Non dimentichiamo che Muti ha diretto il complesso musicale deliese nel giugno del 2008 in occasione del Festival Musicale di Ravenna. “Lei, Mestro”, ha sostenuto il sindaco, “ha lasciato tutti di stucco con le lodi perpetuate nei confronti della giovane Orchestra di Fiati di Delianuova. Una delle poche voci felici in quel deserto arido e crudo costituito dalla barbarie di pochi che di questa terra hanno fatto conoscere solo atrocità, delitti, ndrangheta; laddove, invece-ha scritto ancora Corigliano- le bellezze naturali, la storia, le tradizioni, la cultura, si prestano ad essere valorizzate con quanto di positivo esiste nel tessuto sociale”. Il primo cittadino ha rivolto poi al Mestro Muti l’invito a venire personalmente a Delianuova per ricevere la cittadinanza onoraria già deliberata dalla giunta comunale, in occasione della inaugurazione dei lavori per la realizzazione della Scuola di Perfezionamento Musicale (Ministero dell’Interno-Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia) che dovrebbe avvenire entro il mese di febbraio 2011. “Noi deliesi”, ha affermato Corigliano, “saremmo ben lieti di vivere quel momento magico della posa della prima pietra con lei, sì da omaggiare una delle voci e delle menti musicali più libere e coraggiose del nostro tempo, segno visibili d’onore e di prestigio”.
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