Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 10 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

De Magistris(Idv):” Ognuno porti un seme di ribellione pacifica per cambiare le cose”

| Il 17, Nov 2010

Lo afferma l’ex Magistrato nel corso dell’incontro con i giornalisti sul tema della emergenza ambientale

De Magistris(Idv):” Ognuno porti un seme di ribellione pacifica per cambiare le cose”

Lo afferma l’ex Magistrato nel corso dell’incontro con i giornalisti sul tema della emergenza ambientale

 

 

CROTONE 19 NOV – “ In Calabria da tanti anni c’è stata una politica scellerata, fatta di discariche incontrollate, di impianti di smaltimento mai realizzati, di una raccolta differenziata che è tra le peggiori d’Italia, una politica del riuso assolutamente inadeguata, anzi, sfruttando il fatto di un territorio così ampia e di un rapporto piuttosto bassa con il territorio è diventata negli anni luogo dove fare le più gravi forme scellerate di smaltimento dei rifiuti”. E’quanto dice De Magistris, europarlamentare dell’idv, all’incontro con i giornalisti a Crotone. “Nel ‘98 quando ero pm a Catanzaro scoprimmo il più grande traffico nazionale illecito di smaltimento di rifiuti, 30 mila tonnellate di ferriti di zinco che dalla Pertusola venivano smaltine nel cosentino dove era coinvolta la Eni risorse. La Calabria potrebbe essere l’occasione – continua l’europarlamentare- per rilanciare una politica ambientale completamente diversa e dove il territorio diviene ricchezza e si può smaltire il rifiuto in un modo innovativo.  La Calabria è una delle regioni individuate per la realizzare una delle centrali nucleari, uno dei fattori che viene registrato è la scarsa reattività della popolazione locale ma cosi non è. La popolazione Calabrese si sta ribellando, sta alzando al testa e non crede più alla truffa che viene propinata sulle opere pubbliche che seppur dannose creano sviluppo economico e portano soldi. I soldi però vanno nelle tasca delle solite cricche, il lavoro è poco e se lo tengono stretto e sviluppo economico non ve n’è perché il territorio viene distrutto.  Se invece quelle enormi risorse pubbliche fossero state utilizzate per far funzionare i depuratori, per realizzare uno sviluppo economiche fuori da queste logiche, per valorizzare il mare, per favorire la piccola e media impresa soprattutto giovanile, si creerebbe sviluppo economico, lavoro , si migliorerebbe la qualità della vita e il turismo in Calabria tornerebbe ad essere all’avanguardia come accadde in un passato, purtroppo remoto. Il ciclo dei rifiuti al parlamento è ben noto. I risultati della commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti presieduta dall’allora Presidente Massimo Scalia che fece un ottimo lavoro proprio su questa indagine di Crotone e sulla mancata realizzazione dei tre grandi impianti sullo smaltimento dei rifiuti. Va fatta una rivoluzione pacifica e civile – cocnclude De magistris- affinché la gente prenda consapevolezza della gravità del problema e del fatto che il territorio è di tutti aldilà del coloro politico”.