banner bcc calabria

Dante e le profezie dei Maestri

banner bcc calabria

banner bcc calabria

di Domenico Caruso

«L’uomo primitivo guardava la natura con gli occhi incantati di un bimbo, per cui anche l’apparente moto del sole o lo scroscio della pioggia rappresentavano un mistero. Dopo millenni, la scienza sperimentale stabilì che fosse reale soltanto ciò che poteva ripetersi ad oltranza». E’ l’incipit del mio servizio pubblicato di recente su “Riflessioni”.

La storia del mondo, secondo le credenze esoteriche, si divide in dodici periodi di 2160 anni, per complessivi 25920 anni (Anno platonico). L’avvento di ogni era è dovuto al fenomeno della precessione degli equinozi in cui risulta decisiva una causa non fisica. Secondo le profezie del Beato Gioacchino da Fiore il 2012 ha dato inizio all’era dello Spirito. Il filosofo Giordano Bruno (1548-1600), considerato un martire del libero pensiero, dichiarava che «Il numero è limpido principio fisico, metafisico e razionale».

Avverte il celebre medium Roberto Setti (1930-1984): «… tu avrai capito la vita non quando tu farai il tuo dovere in mezzo agli uomini, ma quando lo farai nella solitudine. […] Non quando tu avrai compreso che tutti gli esseri hanno gli stessi tuoi diritti, ma quando tratterai l’essere più umile della terra come se fosse Colui che ha nelle Sue mani le tue sorti». (Dal “Cerchio Firenze 77”)

La copiosa letteratura medianica, unita alla produzione artistica e musicale, costituisce il fenomeno detto automatismo creatore. Ho avuto la fortuna di conoscere nel 1987 – ai Convegni di Parapsicologia di Camerino – Demofilo Fidani (1914-1994), artista e letterato al servizio del mistero del genere umano. Questi, senza timore di sbagliare, scrive che Dante Alighieri (1265-1321) è uno dei pochissimi iniziati che abbia a vantare il nostro Paese.

L’opera post-mortem dantesca Dalla Terra al Cielo costituisce una prova inconfutabile della sopravvivenza dell’anima. Ottenuta nel corso di numerose sedute medianiche, presso il Centro di studi metapsichici di Camerino, è quanto di meglio possa offrirci la letteratura paranormale. Il Divino Poeta è riconoscibile nel verso, nei riferimenti mitologici, nel particolare linguaggio che non esclude termini attuali.

Anche altri noti poeti come Giosuè Carducci, Trilussa, Giuseppe Giusti hanno inviato la loro opera dall’Aldilà. Il servizio di cui riporto il link (https://www.riflessioni.it/lettereonline/profezie-maestri-dante-letteratura-medianica.htm) si conclude con l’esortazione di Demofilo Fidani: «La vera e sola ragione per cui Dio nessuno lo conosce, è il suo grande mistero. Se invece lo conoscessimo non sarebbe più Dio. La realtà e la perfezione dell’universo testimoniano e dimostrano la sua esistenza. Egli non ha alcuna fretta di farsi conoscere. Siamo noi che dobbiamo intuirne la costante presenza. Questo è possibile e diventa realtà soltanto quando prenderemo coscienza del grande dono che Egli ci ha fatto, quello di vivere per l’eternità»